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VENEZIA - Momenti di paura oggi, 10 agosto, a Venezia dove un cittadino palestinese di 32 anni (regolarmente residente in Italia in una struttura pubblica di accoglienza del trevigiano) si è tuffato in Canal Grande dal Ponte degli Scalzi, nei pressi della stazione, sfiorando motoscafi e vaporetti che transitavano in gran numero. Il ragazzo non ha riportato conseguenze fisiche.
Gli agenti del Nucleo Pronto Impiego hanno prima offerto di soccorrerlo a bordo del mezzo, quindi, al suo rifiuto, hanno deciso di scendere a terra aiutandolo a salire dall’acqua sulle sponde della riva della stazione ferroviaria. Il 32enne palestinese, a quel punto, ha iniziato a dare in escandescenza alla semplice richiesta di fornire le generalità e, anziché porsi a disposizione degli agenti, ha iniziato ad inveire contro di loro minacciando anche atti di autolesionismo. Azione che, poi, ha posto in essere rompendo un paio di occhiali da sole che aveva nel taschino per tagliarsi in diverse parti del corpo con i vetri delle lenti.
Il 32enne è stato denunciato per i reati di resistenza a pubblico ufficiale e pericolo per la navigazione. Nei suoi confronti è stato, inoltre, elevato un Daspo urbano che gli impone l’obbligo di lasciare il territorio comunale ed ha una validità di 48 ore.
Secondo una prima ricostruzione, potrebbe essersi buttato per evitare un controllo delle forze dell'ordine, non essendo in possesso di documenti. Il fatto è stato commentato con un tweet dal sindaco Luigi Brugnaro: «Tuffo dal Ponte degli Scalzi: l'abbiamo preso, fermato e denunciato… purtroppo non possiamo fare di più … meriterebbe molto di più. Non ci sono aggettivi per descrivere persone come questa!».
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