Venezia, si tuffa dal Ponte di Rialto e non sa nuotare: turista 27enne rischia la vita

Foto d'archivio
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VENEZIA - Passato l’intermezzo fresco dei primi giorni di settembre, con l’inusuale caldo è tornata - purtroppo - anche la voglia di emulare le bravate che si fanno a Venezia. Prima di tutte quella del tuffo dal ponte di Rialto. Una bravata molto pericolosa, che in un caso è costata la vita di chi l’ha fatta in precedenza e solo a fine agosto qualcuno era andato molto vicino a schiantarsi su una imbarcazione di passaggio.


Così è andata anche nelle prime ore di ieri, quando un altro uomo che si era buttato in Canal Grande, ha rischiato seriamente di lasciarci la pelle. Solo l’intervento di una pattuglia della polizia locale ha evitato il peggio.

IL TUFFO

È accaduto alle 2.30, dopo l’orario di chiusura imposta ai luoghi della movida, quando la città era ormai in silenzio. La pattuglia in servizio di controllo Movida, fissa tra San Giacometto, l’Erbaria e campo della Bella Vienna, stava smontando quando dalla direzione del ponte qualcuno ha sentito un sonoro e notevole tonfo sull’acqua.
Così, gli agenti si sono incuriositi e, presa la barca, si sono diretti verso il ponte. Lì hanno trovato un uomo che annaspava con le braccia e non riusciva a galleggiare. Senza perdere tempo, hanno preso le due ciambelle salvagente che avevano a bordo e le hanno lanciate vicino a lui, mentre eseguivano la manovra di recupero uomo in mare, che viene insegnata e chiesta a qualunque esame di patente nautica.
Una volta tirato su e riscaldato con una coperta termica, l’uomo ha mostrato evidenti segni di ubriachezza. Anzi, era talmente ubriaco da aver persino scordato di non saper nuotare. Anche questo, il frutto di bevute incontrollate in qualche bar che evidentemente ha continuato a dare da bere alcolici a uno che ne era già pieno a sufficienza.
Si tratta di un turista di 27 anni di nazionalità brasiliana, che oggi dovrebbe ripartire con l’aereo e che ieri, dopo il salvataggio, è stato “appesantito” con alcune sanzioni amministrative tra cui quelle salate per ubriachezza molesta e bagno non consentito in canale. Oltre a questo, gli è stato notificato il Daspo urbano, quindi l’ordine a lasciare immediatamente la città.

PRIMA DI LUI

Domenica 27 agosto, un sessantenne di Favaro si era tuffato dal ponte completamente vestito in pieno pomeriggio, mentre passavano vaporetti, gondole e taxi. Uno di questi taxi era stato costretto a una retromarcia fulminea per non andare sopra all’uomo. Anche questo era stato adeguatamente sanzionato.
In precedenza, i casi di tuffi dal ponte sono stati così numerosi da perdere il conto, ma quasi tutti gli autori sono stati individuati.


Nell’agosto 2016 un cinquantenne marinaio neozelandese, anch’egli ubriaco, si schiantò su un taxi di passaggio, rimanendo gravemente ferito per poi morire dopo oltre un mese di agonia. E sfiorando l’ignaro tassista, rischiando di ucciderlo. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino