Si tuffano nel Dese e salvano un anziano: Francesco e Silvio da ciclisti amatoriali a eroi

Fiume Dese
MARCON - Non hanno avuto alcuna esitazione e si sono gettati nelle fredde acque del Dese salvando la vita ad un anziano che stava per annegare. Francesco Calligaro, agente...

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MARCON - Non hanno avuto alcuna esitazione e si sono gettati nelle fredde acque del Dese salvando la vita ad un anziano che stava per annegare. Francesco Calligaro, agente della Polizia locale di Venezia, si trovava l'altro ieri assieme a Silvio Fumiani in via Ponte Alto, in località Zuccarello, nel Comune di Marcon, in corrispondenza del ponte che attraversa il fiume Dese, impegnati in un'uscita ciclistica amatoriale. Attorno alle 11, la loro attenzione è stata attirata da una signora che correva velocemente lungo l'argine del fiume nella loro direzione, lato via Litomarino, agitando le braccia e indicando la riva opposta del fiume in corrispondenza di un'ansa. Allarmati, hanno cercato di comprendere cosa volesse la signora che, appena giunta a distanza sufficiente, riferiva a gran voce, in lacrime, che il padre si era gettato nel fiume. I due ciclisti si sono messi a correre a piedi nella direzione indicata dalla donna portandosi a ridosso dell'ansa del fiume. Giunti sul posto, a circa 200 metri dal ponte sul Dese, hanno scorto un anziano, immobile e in evidente stato di shock, immerso fino al volto nel fiume che si lasciava trascinare dalla corrente.

ATTIMI CONCITATI


Gettate a terra le bici e tolti velocemente gli abiti più pesanti, Calligaro e Fumiani si sono tuffati nella fredda acqua del Dese, non prima di aver attraversato la fitta vegetazione arginale ed essere scivolati più volte sulla ripida sponda a causa del fango, nel tentativo di trarre in salvo l'uomo, ormai in pericolo di vita. Una volta in acqua hanno avvicinato l'anziano che però rifiutava l'aiuto. A fatica sono comunque riusciti a trascinarlo verso riva tenendogli il viso fuori dall'acqua per mantenere libere le vie aeree. Una volta raggiunta la riva sono intervenuti altri due passanti per aiutarli a riportarlo in salvo tenuto conto anche della ripidità delle sponde del fiume. Nel frattempo sono sopraggiunti i Carabinieri di Marcon e il personale sanitario del 118. Se la vicenda ha avuto un esito positivo va senz'altro encomiata la prontezza e il coraggio di queste due persone che grazie alla tempestività con cui sono intervenuti e senza minimamente esitare pur sapendo del rischio che stavano correndo, hanno salvato una vita umana. 

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Il Gazzettino