Cuori solitari, truffano donne in 7 Paesi stranieri: denunciati due nigeriani. Hanno intascato 400mila euro

Prese di mira online persone fragili in Australia, Usa, Hong Kong, Germania, Polonia, Portogallo e Svizzera.

Cuori solitari, truffano donne in 7 Paesi stranieri: denunciati due nigeriani. Hanno intascato 400mila euro
PADOVA - Quelle ingenti somme di denaro provenienti dall'estero senza un’apparente giustificazione. Gli accertamenti valutari dei militari del Nucleo di polizia...

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PADOVA - Quelle ingenti somme di denaro provenienti dall'estero senza un’apparente giustificazione. Gli accertamenti valutari dei militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Gdf, integrati con le informazioni pervenute dalle forze di polizia straniere, hanno consentito di riscontrare diverse ipotesi di truffa perpetrate in danno di donne in Australia, Usa, Hong Kong, Germania, Polonia, Portogallo e Svizzera. Le donne segnalavano di aver instaurato una relazione sentimentale online, tramite diversi siti di incontri e social network, con fantomatici uomini d’affari e professionisti, ricevendo, solo in un secondo momento, richieste di aiuti economici per simulate situazioni di necessità. Tale schema, riconducibile alle truffe sentimentali, prevede che il malfattore prenda di mira le vittime conosciute sui siti di incontri online.

Una volta adescata la persona da raggirare, spesso fragile, facendo leva sui suoi sentimenti, l'uomo richiede con sempre maggiore frequenza prestiti o aiuti economici, asserendo  di dover pagare biglietti aerei o sostenere spese mediche o, ancora, affrontare sopravvenute difficoltà finanziarie. Una volta sottratto il denaro, l’autore della truffa, che generalmente si cela dietro false identità e opera da remoto, sparisce interrompendo i rapporti.

Nella vicenda in esame, in appena due anni, il provento del reato transitato sui conti correnti di due cittadini nigeriani residenti nel capoluogo patavino è risultato pari a oltre 400 mila euro. I due soggetti sono stati denunciati alla procura di Padova, perché avrebbero messo a disposizione i propri rapporti finanziari, ove sono confluite le somme illecite, e li avrebbero repentinamente svuotati, tramite prelevamenti, acquisti di criptovalute e ricariche su carte prepagate, per ostacolare l’identificazione dell’origine delittuosa del denaro.

«È opportuno richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica - spiega la Guardia di Finanza - sulla pericolosità sociale di simili condotte, sempre più frequenti e incentivate soprattutto dalla diffusione della tecnologia e dall’isolamento derivante dalla recente pandemia».

 

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Il Gazzettino