Allarme truffe agli anziani: altri 3 casi di falsi avvocati e carabinieri

Allarme truffe agli anziani: altri 3 casi di falsi avvocati e carabinieri
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 MESTRE - Nel Veneziano non è purtroppo nuova come modalità, ma negli ultimi giorni sono stati segnalati molti casi: tre solo nella giornata di ieri, nel corso dei quali persone anziane sono state prese di mira facendo leva sull'apprensione che le coglie alla notizia che un proprio caro coinvolto in un incidente stradale. Il modus operandi segue un copione dove cambiano solo i dati dei protagonisti: le vittime vengono raggiunte sull'utenza di casa e dall'altra parte del telefono si presenta un fantomatico maresciallo o un avvocato. Poche parole per comunicare che una persona cara è nei guai a seguito del suo coinvolgimento in un incidente stradale e che ci vogliono varie migliaia di euro per risolvere la questione. La telefonata prosegue con le indicazioni sulle prossime mosse: nei minuti seguenti passerà un incaricato dello studio legale o un rappresentante delle forze dell'ordine per ritirare la somma richiesta o, almeno, un anticipo il più cospicuo possibile. Le persone più accorte chiamano i propri cari potendo verificare che nessun incidente li aveva visti coinvolti, ma capita anche che l'apprensione ed il desiderio di aiutare un congiunto non faccia nascere quel sano sospetto e ci metta nelle mani dei truffatori che contano proprio su questi sentimenti. 


Gli ultimi 3 "bidoni" sono avvenuti a Mestre in abitazioni di via Manin, via Sarpi e di via Caneva: in un caso i malviventi sono riusiti a farsi consegnare 200 euro.


Proprio per le modalità messe in atto e la vulnerabilità dei destinatari della truffa la questura di Venezia vuole cogliere l'occasione per allertare le persone anziane ed i propri familiari a diffidare da simili telefonate. Non bisogna credere alle persone che, a qualunque titolo, chiedono denaro per risolvere i problemi di un proprio congiunto. Non esistono queste modalità di risoluzione dei problemi e chi ne ricevesse richiesta è pregato di chiamare con urgenza il 113 o 112 comunicando il fatto, sottraendosi alle pressanti richieste dello sconosciuto interlocutore, spiega la questura veneziana, c'è tutto il tempo per fare un minimo di verifica; basta chiedere il numero di telefono del fantomatico studio legale o ufficio di polizia con la promessa che saranno ricontattati. Nessun è tenuto a credere ad uno sconosciuto fidandosi solo della sua parola. Se è vero che un familiare è in pericolo a causa di un incidente stradale, o altro motivo, è opportuno chiedere ausilio alle Forze di Polizia che possono intervenire verificare l'accaduto e dare ausilio dove è necessario. I numeri di emergenza 113 e 112 sono a disposizione della cittadinanza che può segnalare questo ed altri fenomeni. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino