Coppia di anziani disabili stordita e derubata da finti tecnici del gas

Gli anziani sono la fascia debole più colpita dai truffatori
ROVIGO - Tornano a colpire con la solita messinscena i falsi addetti di acqua e gas, con due raggiri messi a segno ieri, a poca distanza di tempo, a Rovigo e a Villanova del...

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ROVIGO - Tornano a colpire con la solita messinscena i falsi addetti di acqua e gas, con due raggiri messi a segno ieri, a poca distanza di tempo, a Rovigo e a Villanova del Ghebbo. In entrambi i casi, secondo quanto è stato riferito, i due truffatori avrebbero fatto ricorso a uno spray per narcotizzare le vittime, una coppia di persone affette da un pesante deficit auditivo e un’anziana signora.

 
Si tratta degli ennesimi casi di quest’estate, con Acquevenete che era scesa in campo dando ampia comunicazione di quanto avvenuto e ribadendo di non far entrare in casa chi si spacciasse per tecnico senza prima telefonare alle forze dell’ordine o al numero verde gratuito del Servizio clienti di Acquevenete 800991544.
A Rovigo i due malviventi sono entrati in azione attorno alle 8.30, in Tassina, in una strada laterale di via Vittorio Veneto. Dopo aver suonato il campanello, si sarebbero presentati come due tecnici del gas, parlando del rischio di una fuga e delle necessità di entrare in casa per eseguire dei controlli. Parole che hanno allarmato chi si trovava in casa che secondo quanto avrebbe poi riferito, avrebbe sentito nell’aria uno strano odore, perdendo poi conoscenza. Nel frattempo i due truffatori hanno arraffato gioielli e contanti e sono fuggiti.
Stessa tecnica e troppe analogie per essere solo una coincidenza temporale, anche per la truffa messa a segno a Villanova del Ghebbo. «Due delinquenti - si legge nell’avviso diramato dal sindaco Gilberto Desiati - spacciandosi per falsi addetti di Acquevenete, dopo essersi fatti aprire la porta hanno intontito un’anziana signora e poi hanno ripulito l’appartamento. Acquevenete non invia mai alcun tecnico a domicilio». L’ammanco è, secondo una prima stima, di 500 euro in contanti e alcuni oggetti preziosi arraffati al piano superiore.

Con il finire della stagione estiva, questi raggiri sembrano avere un’impennata. Il 4 settembre dello scorso anno sono stati colpite una 79enne residente in Commenda e una 74enne di Fratta che fra l’altro, ha poi riferito ai carabinieri di essere stata narcotizzata e di non ricordare praticamente nulla. Il 20 settembre, invece, furono colpiti un 86enne residente a San Bortolo, da un falso tecnico che ha parlato della necessità di un controllo dell’acqua, fuggendo poi dopo aver arraffato due orologi e alcuni gioielli, e poi a Stienta, dove la vittima era stata una 87enne, che era stata convinta a consegnare due anelli e la collana che aveva addosso. A dicembre altri due colpi, sempre a San Bortolo, il 7 ai danni di un noto ex politico, a casa del quale si era presentato un uomo che con modi gentili ha spiegato di dover fare dei controlli al contatore dell’acqua, che sembrerebbe aver usato dello spray per stordire la vittima, al quale aveva portato via il portafoglio che aveva sul tavolo, e il 20, con un sedicente tecnico di Acquevenete munito di spray. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino