MIRANO - Si sono presentate in due, una donna e una ragazza, alla porta di casa, spacciandosi per vecchie conoscenti. Ma non ci sono cascati. Però dopo che...
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Raggiri sempre più sofisticati ai danni di anziani: adesso agiscono vere proprie bande, con tanto di attori e ruoli. Ad essere presa di mira, domenica pomeriggio, è stata una coppia di anziani che risiede in una casa singola di via Scaltenigo, nel capoluogo.
Quando al campanello hanno suonato le due donne, gli anziani, marito e moglie, si sono trovati di fronte due sconosciute: alle vittime designate le due ospiti, nel frattempo fatte entrare nel vialetto di casa fino all’ingresso, hanno detto di essere vecchie amiche, moglie e figlia di un vecchio collega di lavoro e che era impossibile che non si ricordassero di loro. Modi affabili e gentili i loro e anche una certa bravura nel recitare, tanto che per un momento i due anziani hanno provato a fare mente locale, nel loro lungo passato, per ricordare quelle facce. Alla fine ha prevalso la prudenza e le due donne alla porta sono state allontanate, vista la loro insistenza, anche con modi decisi e animati. Era quello che cercavano: poco dopo è entrato infatti in azione il complice uomo, che si è qualificato come agente di polizia in borghese. Non solo ha finto di non conoscere le due intruse, ma si è schierato dalla parte dei proprietari di casa, prendendo le loro difese e chiedendo di effettuare un veloce sopralluogo in casa per vedere che tutto fosse a posto e le due truffatrici non avessero rubato qualcosa.
Era probabilmente lui il ladro, complice della coppia, che alla fine se ne è andato con un centinaio di euro prelevati di nascosto. Così alla fine il furto c’è stato, ma più di tutto la sensazione di aver avuto a che fare con dei truffatori organizzati e l’intimità di casa violata da sconosciuti. Ai due anziani non è rimasto che avvisare i figli, i quali poco dopo li hanno raggiunti per tranquillizzarli e accompagnarli dai carabinieri per sporgere denuncia. La voce della nuova truffa ai danni di anziani si è presto diffusa in città, anche per mettere in guardia da nuovi possibili episodi simili, anche in altri quartieri e frazioni. Il consiglio è sempre quello di diffidare degli sconosciuti e chiedere l’intervento dei famigliari o delle forze dell’ordine di fronte a dubbi o insistenze da parte di chi si qualifica come tecnico, agente o semplicemente amico di vecchia data. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino