«Con un sasso avete rotto il finestrino dell'auto»: ma è la truffa del rasaerba

«Con un sasso avete rotto il finestrino dell'auto»: ma è la truffa del rasaerba
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PRAVISDOMINI - Non è la classica truffa dello specchietto, ma la tecnica è piò meno la stessa. E, senza girarci troppo attorno, sempre di truffa si tratta. E anche a Pravisdomini qualcuno ha rischiato di cadere nel tranello, teso da una Fiat Punto di color rosso (con tettuccio nero), vista più volte girare per il paese. All'interno erano in tre, probabilmente nomadi: padre, madre e figlio. Hanno suonato il campanello di alcune abitazioni, in zone sempre diverse, sostenendo che, a causa del rasaerba, chi lo stava utilizzando aveva provocato, con un sasso, la rottura di un finestrino. Ovviamente, oltre alle scuse, pretendevano denaro che sarebbe servito, secondo le loro intenzioni, a riparare il danno. Non è dato sapere se qualcuno abbia abboccato oppure meno, ma alcune segnalazioni sono state inoltrate al comando dei carabinieri di Azzano Decimo. Qualcuno sostiene di aver "incrociato" quell'auto anche a Frattina, con il vetro postiere destro già rotto. Una truffa dunque molto simile a quella dello specchietto in cui si prova a far credere all'automobilista che la sua macchina abbia involontariamente urtato il retrovisore dell'auto di chi sta mettendo in atto l'inganno. La vittima, in quel caso, sente il rumore di un colpo secco, molto forte, sulla propria carrozzeria, di solito sulla fiancata, che dà l'illusione di un urto immediato. Subito dopo entrano in scena il truffatore. Quest’ultimo sostiene che gli è stato rotto lo specchietto, indicando il suo retrovisore già danneggiato, e convince la potenziale vittima a sborsare tra i 100 e i 200 euro senza mettere di mezzo assicurazione o forze dell'ordine, magari anche con la complicità di qualcuno.
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Il Gazzettino