UDINE - Sventato un sodalizio criminale che consentiva a cittadini di nazionalità marocchina di ottenere in modo fraudolento patenti di guida italiane. L'operazione...
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Ai domiciliari la ex titolare di una autoscuola
La polizia ha dato anche esecuzione alla custodia cautelare, con la misura degli arresti domiciliari, di M.M.R., ex titolare di una agenzia di pratiche automobilistiche di Udine. Nel complesso, oltre alle 5 persone destinatarie delle misure cautelari, sono stati indagati in concorso 112 cittadini stranieri, tutti coloro che hanno ottenuto in modo fraudolento la patente di guida italiana. Tra i beneficiari delle patenti ci sono anche alcuni stranieri pluripregiudicati.
Tutto comincia lo scorso anno
L’attività è cominciata lo scorso anno, a seguito degli accertamenti su due patenti marocchine, risultate false, consegnate alla Motorizzazione di Udine per la conversione in patenti italiane. Da qui la scoperta dell’esistenza di un’associazione a delinquere composta dai tre fratelli e dalla friulana.
Motorizzazioni di Udine e Gorizia
Nelle Motorizzazioni di Udine e Gorizia sono stati analizzati e sequestrati 112 fascicoli di conversioni, col sequestro di altrettante patenti di guida del Marocco, di cui 37 completamente false. Fino a ora sono state sequestrate 104 patenti di guida italiane ottenute fraudolentemente.
Come agivano
L’associazione era in grado di falsificare, principalmente a favore di propri connazionali, ma anche di altri cittadini di paesi del Maghreb, i documenti necessari per la conversione di patenti marocchine in italiane, fornendo a volte anche falsi certificati di residenza e, in altri casi, anche false patenti marocchine per chi ne fosse sprovvisto. Secondo la legge, infatti, possono chiedere la conversione solo i titolari di patenti marocchine residenti in Italia da meno di 4 anni al momento della presentazione della domanda.
Pagavano da 1500 a 2500 euro
Gli stranieri presentavano alla locale Motorizzazione la maggior parte delle patenti da convertire e della documentazione irregolare attraverso l’agenzia di Udine, ove l’ex titolare costituiva referente per le illecite pratiche di conversione. Queste pratiche, che normalmente hanno un costo inferiore ai 200 euro, in questi casi venivano pagate tra i 1500 e i 2500 euro, con notevole guadagno per il sodalizio criminale.
Indagini in corso in tutta Italia
La truffa si è svolta principalmente a Udine, ma sono state rintracciate pratiche irregolari anche ad Ancona, Ferrara, Teramo, e sono in corso ulteriori verifiche in altre province d’Italia coordinate dal Servizio Polizia Stradale di Roma. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino