Portogruaro. Truffa del pallets, fatture false per 5 milioni di euro: denunciate cinque persone

Portogruaro. Truffa del pallets, fatture false per 5 milioni di euro: denunciate cinque persone
PORTOGRUARO - I militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Portogruaro, nel corso di una articolata indagine di polizia giudiziaria, coordinata e diretta dalla Procura della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PORTOGRUARO - I militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Portogruaro, nel corso di una articolata indagine di polizia giudiziaria, coordinata e diretta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pordenone, hanno raccolto elementi indiziari in ordine all’operatività di una rete criminale, costituita da 5 persone che, attraverso l’interposizione di 2 ditte individuali, avrebbe emesso e utilizzato fatture per operazioni inesistenti per la compravendita di bancali di pallets, conseguendo indebiti vantaggi fiscali per circa un milione di euro.

La frode fiscale

L'artefice della frode fiscale, imprenditore nel settore dei pallets, attraverso l’utilizzo di false “dichiarazioni di vendita da privati”, avrebbe inserito in contabilità costi inesistenti relativi all’acquisto di ingenti quantità di “bancali” da ignari cittadini residenti su tutto il territorio nazionale, utilizzando, successivamente, fatture emesse da soggetti che sono risultati essere evasori totali e privi di mezzi e strumenti idonei allo svolgimento di tale attività. Al fine di corroborare la tesi investigativa ipotizzata, i militari del Gruppo di Portogruaro, hanno eseguito perquisizioni domiciliari e personali, indagini tecniche, accertamenti bancari e interrogatori che avrebbero permesso di ricostruire e appurare, nel periodo considerato, l’emissione e l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti per oltre 5 milioni di euro nonché di denunciare alla Procura della Repubblica di Pordenone 5 soggetti ritenuti responsabili.

Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Pordenone, condividendo la tesi avanzata dai finanzieri ha emesso apposito decreto di sequestro preventivo, anche per equivalente, finalizzato alla successiva confisca di beni per circa 1 milione di euro. Nel corso delle operazioni finalizzate all’esecuzione del sequestro preventivo, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale Venezia hanno rinvenuto, presso l’abitazione dell’imprenditore e le unità locali delle aziende interessate,  270.000 euro in contanti ed hanno individuato, presso vari istituti di credito, altri 260.000 euro. Oltre a tali somme, sono stati sottoposti a sequestro preventivo quattro immobili, tra cui una villa con piscina, per un valore totale di 600.000 euro.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino