Truffa online. Studente cade nella trappola del "finto bancario" con link e chiamata. Perde 2mila euro

Truffa online, studente truffato da un sedicente operatore di banca
RIESE PIO X (TREVISO) - Studente di 20 anni finisce nella trappola del finto link della banca, cinque campani gli rubano quasi 2mila euro. I Carabinieri della stazione di...

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RIESE PIO X (TREVISO) - Studente di 20 anni finisce nella trappola del finto link della banca, cinque campani gli rubano quasi 2mila euro. I Carabinieri della stazione di Riese Pio X hanno individuato cinque campani di età compresa tra i 20 e i 75 anni che dovranno ora rispondere dell’accusa di truffa continuata in concorso.

La truffa con un link e la chiamata da un finto bancario

Il meccanismo architettato dai malfattori è stato quello, purtroppo ormai molto frequente, dell’invio di un falso “link” alla vittima, apparentemente riconducibile alla sua banca online, fatto seguire da una telefonata nella quale un sedicente funzionario dello stesso istituto di credito riferiva di un malfunzionamento dei sistemi bancari e suggeriva al giovane di digitare i propri codici di accesso al conto corrente e poi di non accedervi per 24 ore. Durante questo tempo, i malfattori sono riusciti illecitamente ad effettuare un paio di bonifici a loro favore per l’importo di quasi 2mila euro.

Le indagini e i precedenti

Le indagini dei militari hanno consentito di risalire ad almeno una quindicina di altre truffe perpetrate dagli indagati, con analoghe modalità, ai danni di risparmiatori di Veneto, Emilia Romagna e Lazio, sin dal maggio scorso, reati che avrebbero fruttato ai cinque una somma prossima ai 50mila euro. Per difendersi da truffe e frodi informatiche e attacchi ai conti online, il consiglio dell’Arma è sempre quello di non aprire mai mail contenenti messaggi e file sospetti, di aggiornare i sistemi antivirus e antimalware dei propri device ed effettuare immediate verifiche con il proprio istituto di credito, che non contatterà mai via mail, sms o addirittura sui social per chiedere i codici personali dei propri correntisti.

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Il Gazzettino