Caso Nft: «Denunce gratis per i truffati delle criptvalute»

Denunce Nft, per i truffati denunce gratis
TREVISO - Istanze gratuite per gli investitori truffati dalla New finacial Technology. È quanto promette il Codacons a tutti coloro che, durante l'assemblea di domani...

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TREVISO - Istanze gratuite per gli investitori truffati dalla New finacial Technology. È quanto promette il Codacons a tutti coloro che, durante l'assemblea di domani convocata alle 18 all'hotel Continental di Treviso, in via Roma, vorranno associarsi e promuovere un'azione legale contro la società di Silea, i cui vertici (assieme a due broker) sono indagati per truffa aggravata e abusivismo finanziario. «Forte delle numerose esperienze maturate in casi analoghi - afferma l'avvocato Bruno Barbieri, vicepresidente nazionale del Codacons - per favorire al massimo gli investitori forniremo a chi vorrà associarsi, gratuitamente, tutti i numerosi atti e le istanze necessarie in questo tipo di vicende per agevolare le Procure che si stanno occupando di questa vicenda oltre alla Guardia di Finanza incaricata allo svolgimento delle indagini. Il deposito di una denuncia generica - sottolinea Barbieri - non è di alcun aiuto a chi sta conducendo le indagini, che invece necessita in tempi celeri di nomi, contatti, documenti e ricostruzioni dei flussi di denaro per poter portare avanti in modo proficuo le proprie indagini e ottenere risultanze».


LE PROCEDURE
Il Codacons assicura dunque che in sede di assemblea, e anche a chi ne farà richiesta via web sul sito ufficiale, verrà distribuita la nomina di persona offesa, le diverse istanze e le richieste risarcitorie per poter procedere alla redazione di denunce individuali, solo in un momento successivo, ovvero quando i singoli investitori avranno raccolto tutti i documenti ritenuti necessari, che in ogni caso potranno già portare in assemblea per farli visionare ai legali del Codacons presenti. Le copie dei documenti, eventualmente già nella disponibilità dei singoli investitori, andranno allegate alla nomina di persona offesa diretta alla Procura di Treviso o di Pordenone, visto che entrambe hanno aperto un'inchiesta sul caso Nft e stanno portando avanti le indagini in parallelo in attesa di capire chi dovrà poi procedere effettivamente per competenza territoriale. «Il Codacons inoltre, dopo l'assemblea di Treviso al quale ne seguirà un'altra per tutti coloro che in questo periodo possono trovarsi in ferie - conclude l'avvocato barbieri - fisserà anche una serie di incontri individuali sia per la redazione degli esposti sia per eventuali integrazioni per coloro che hanno già provveduto a depositarlo». Per fissare questi incontri di persona o tramite collegamento web e concordarne luogo, data e ora, gli interessati possono chiamare il numero verde 800 050800, il numero 051.312611 o scrivere una mail a info@)codacons.emiliaromagna.it.


LE INDAGINI


Le indagini sulla società, che avrebbe raccolto oltre 100 milioni di euro di investimenti da circa 6mila clienti, intanto proseguono. Gli inquirenti sono dopo aver iscritto nel registro degli indagati sei persone, sono a caccia di tutti gli intermediari della Nft, sparsi un po' in tutta Italia. Per ora, infatti, hanno ricevuto un avviso di garanzia soltanto i due broker Michele Marchi, 32enne di San Pietro di Feletto, e Maurizio Sartor, 57enne di Fiume Veneto. Elementi utili per scovare i loro colleghi potranno arrivare dalle analisi informatiche su computer e cellulari sequestrati. Si cercano infatti agende, archivi e qualsiasi traccia che porti ai soldi investiti con la Nft. Con i due broker, che sembrano avere un ruolo del tutto marginale nella vicenda, sono indagati l'avvocato romano Emanuele Giullini, amministratore di Nft che al momento si troverebbe all'estero, il 46enne di Conegliano Christian Visentin, direttore commerciale della società che ora si trova a Dubai, il 55enne di San Pietro di Feletto Mauro Rizzato, anche lui direttore commerciale e al momento irreperibile, e il 59enne di Firenze Mario Danese, ex amministratore di Nft che ha lasciato la società l'11 maggio scorso che, una volta scoperto di essere indagato, è stato l'unico a presentarsi spontaneamente alle fiamme gialle.

 

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Il Gazzettino