Finti investimenti in criptovalute, 4 arresti per truffa, uno a Padova: i "consulenti" chiamavano da Tirana

Sequestrati anche 3 milioni di euro nei confronti dei conti correnti e dei depositi bancari nella disponibilità degli arrestati.

Finti investimenti in criptovalute, un arresto a Padova
PISA - Proponevano, attraverso un call center localizzato a Tirana, in Albania, consistenti investimenti in criptovalute e, una volta incassati i soldi dagli...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PISA - Proponevano, attraverso un call center localizzato a Tirana, in Albania, consistenti investimenti in criptovalute e, una volta incassati i soldi dagli investitori, li dirottavano in altre attività truffando di netto le vittime che aderivano alla proposta. Per questo quattro persone, tre albanesi e un italiano, sono stati arrestati dai carabinieri pisani, in esecuzione di altrettante custodie cautelari in carcere eseguite tra Tirana, Cagliari, Padova e Piacenza dai carabinieri di Pisa, nell'ambito di un'indagine coordinata dalla procuratore pisana, che ha portato al sequestro anche di 3 milioni di euro nei confronti dei conti correnti e depositi bancari nella disponibilità degli arrestati ai quali si aggiunge un altro soggetto collegato, ma non partecipe alla banda dedita alle truffe.

Gli indagati devono rispondere a vario titolo di associazione per delinquere, truffa aggravata ed esercizio di intermediazione finanziaria in assenza di abilitazione, connessi a investimenti di ingenti somme di denaro in titoli e cripto valute e di riciclaggio. L'indagine è stata avviata nel maggio 2019 dai militari del nucleo investigativo pisano e coordinata dal sostituto procuratore Giovanni Porpora con il supporto di Eurojust, tramite la quale è stata costituita una squadra investigativa comune italo-albanese. 
 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino