Audi, Bmw e Bentley "scontate": 8 arresti e sequestri milionari a Treviso, Venezia, Verona e in Friuli

Audi, Bmw e Bentley "scontate": 8 arresti e sequestri milionari a Treviso, Venezia, Verona e in Friuli
TREVISO - Maxi blitz all'alba: la Guardia di Finanza, con la collaborazione della Polizia Stradale di Vicenza, ha sgominato un'organizzazione che operava nel settore del...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TREVISO - Maxi blitz all'alba: la Guardia di Finanza, con la collaborazione della Polizia Stradale di Vicenza, ha sgominato un'organizzazione che operava nel settore del commercio di auto (soprattutto di lusso) ed era dedita alla truffa ai danni dello Stato: sono stati eseguiti 8 provvedimenti cauelari e sequestrati beni mobili (anche auto) e immobili per un milione di euro.




Le ordinanze di custodia cautelare, emesse dalla magistratura trevigiana, sono state eseguite nelle province di Treviso, Pordenone, Verona, Brescia, Cremona e Venezia. L'organizzazione, composta da 15 persone, si serviva di prestanome, operava sia in Italia che all'estero, e per non pagare l'imposta sul valore aggiunto (Iva) derivante dall'immatricolazione nazionale delle auto, utilizzavano bolle doganali alterate e timbri falsi dell'Agenzia delle Dogane, oltre a false autocertificazioni attestanti l'avvenuto pagamento dei diritti di confine e dell'Iva per oltre un milione di euro.



Secondo le verifiche delle fiamme gialle, sarebbero almeno 130 i veicoli di lusso (tra cui Bmw, Audi, Mercedes e Bentley), che l'organizzazione, che aveva base in Germania, comprava in Svizzera e trasportava a Cremona e a Salerno, per poi rivenderli nel nord Italia tramite una società fittizia intermedia.




Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino