Affida al family banker 5 milioni di euro: imprenditore truffato, 55enne alla sbarra

Truffa milionaria
NERVESA - Aveva fatto sottoscrivere polizze assicurative speculative garantendo ai clienti che il capitale investito non sarebbe stato intaccato. Prodotti finanziari che, a detta...

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NERVESA - Aveva fatto sottoscrivere polizze assicurative speculative garantendo ai clienti che il capitale investito non sarebbe stato intaccato. Prodotti finanziari che, a detta del promotore che operava per Banca Mediolanum (a sua volta parte offesa, ndr), sarebbero sfociati in rendimenti attorno al 3%. Il problema, secondo la Procura di Treviso, è che quel denaro era tutt'altro che al riparo. Motivo per cui un 55enne residente a Nervesa della Battaglia, difeso in aula dall'avvocato Paolo Pastre, è stato spdito a processo per rispondere del reato di truffa, con l'aggravante dell'abuso di prestazione d'opera.

LA VICENDA
I fatti contestati risalgono al periodo compreso tra il novembre e il dicembre 2018. Vittime del consulente (che sono già state risarcite dall'istituto di credito, e sono dunque uscite dal giudizio), il legale rappresentante di una società di Spresiano e due privati a lui collegati. In totale avevano investito, fidandosi delle promesse del 55enne, una somma di 4,5 milioni di euro e ulteriori 500mila a titolo di premio. La garanzia data dall'imputato era che innanzitutto il capitale investito sarebbe sempre rimasto nella disponibilità degli investitori senza il pericolo che potesse diminuire. E in più avrebbero pure incassato una percentuale su quei versamenti di denaro. Le polizze, denominate Mediolanum My Life, stando agli inquirenti erano state inviate agli investitori con delle modifiche. Tanto che, per la Procura, i clienti non le avrebbero mai sottoscritte se fossero stati a conoscenza delle reali condizioni dell'investimento.

L'ACCUSA


Quelle polizze erano in realtà delle cosiddette united linked, ovvero agganciate all'andamento della borsa. E già solo questo dettaglio è sintomo di un'impossibilità di garanzia del rendimento. In un caso, tra l'altro, il 55enne avrebbe falsificato una nota informativa per evitare che il cliente scoprisse che non solo l'investimento non aveva generato plusvalenze ma anche che il capitale investito era sceso di circa 35mila euro. Una volta scoperto, Mediolanum (che era all'oscuro dell'azione del consulente) ha provveduto a restituire il denaro investito ai clienti (che quindi non hanno perso soldi) e contemporaneamente ha avviato l'azione legale per recuperare quelle somme dal 55enne, costituendosi parte civile a processo. E la richiesta di risarcimento non raguarda solo il denaro restituito alle vittime ma anche le provvigioni che il promotore ha incassato. Si torna in aula ad aprile.

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Il Gazzettino