«Sono un carabiniere, servono valori per far rilasciare suo figlio in stato di fermo». Ma l'anziana non ci casca e sventa la truffa

I carabinieri con la signora
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SCHIO - «Sono un carabiniere. Suo figlio è in stato di fermo perché coinvolto in un incidente stradale. Per farlo rilasciare occorre mettere a disposizione degli oggetti di valore». Di questo tenore la telefonata che ha raggiunto nella tarda mattinata di ieri una persona anziana di Schio, da uno sconosciuto che si spacciava per un militare dell'Arma.

Ma l'anziana signora non si è fatta per nulla abbindolare. Grazie anche alle campagne informative dell'Arma sulle truffe a danno di anziani, subito ha contattato un famigliare che, a sua volta, ne ha dato immediata notizia al 112. Il tentativo di truffa è stato poi denunciato alla stazione carabinieri di Schio.

L’invito da parte dell’Arma è di prestar sempre la massima attenzione se qualcuno telefona o si presenta a casa, chiedendo denaro per essere rimesso in libertà a seguito di fermo delle forze dell’ordine, s legge in una nota dei carabinieri -. Nel sistema giudiziario italiano infatti per essere rimessi in libertà non si paga, occorre un provvedimento del giudice. La cosa migliore è non far entrare in casa gli sconosciuti e chiamare immediatamente il numero di emergenza 112.

 

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Il Gazzettino