Confermato il sequestro di 10,9 milioni di euro al consulente finanziario Bochicchio, tra i beni anche la casa di lusso a Cortina

Confermato il sequestro di 10,9 milioni di euro al consulente finanziario Bochicchio, tra i beni anche la mega villa a Cortina
BELLUNO - Il Tribunale del Riesame di Milano ha confermato il sequestro fino a 10,9 milioni di euro, eseguito dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf a fine...

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BELLUNO - Il Tribunale del Riesame di Milano ha confermato il sequestro fino a 10,9 milioni di euro, eseguito dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf a fine febbraio, a carico di Massimo Bochicchio, il presunto consulente finanziario già accusato di aver truffato, tra gli altri, l'allenatore dell'Inter Antonio Conte per circa 30,6 milioni. I giudici, che hanno respinto il ricorso della difesa, hanno depositato il dispositivo e non ancora le motivazioni.

Nell'ambito dell'inchiesta milanese, coordinata dai pm Paolo Filippini e Giovanni Polizzi e dall'aggiunto Maurizio Romanelli, al broker di origini campane viene contestato di aver riciclato denaro dei suoi clienti. A lui erano stati sequestrati, su ordine del gip Chiara Valori, tra le altre cose, un immobile di pregio a Cortina d'Ampezzo (Belluno), un vaso di Picasso e alcune opere di Giacomo Balla e Mario Schifano, foto di Richard Avedon, oltre che un milione di euro sui conti correnti e polizze.

Bochicchio dal 2011 avrebbe «raccolto attraverso le società Kidman Asset Management e Tiber Capital» da lui create, controllate e guidate a Londra (città dove viveva con mogli e figli prima di volare a Dubai) «cospicui capitali dei propri clienti». Soldi che avrebbe dirottato in investimenti «anche in Paesi a ridotta tassazione, massima tutela della riservatezza e bassa collaborazione giudiziaria, come Singapore, Hong Kong ed Emirati Arabi Uniti, promettendo alti rendimenti e, in caso di necessità, anche l'assoluta riservatezza (...), omettendo i controlli antiriciclaggio prescritti» e cercando di «occultare o ad ostacolare l'identificazione degli effettivi beneficiari delle somme di denaro», investite con strumenti ad «alto rischio». Tra i nomi dei suoi clienti (non indagati) figurano pure l'ex giocatore della Juventus Patrice Evra, Raffaele Trombetta, ambasciatore italiano nel Regno Unito, Marcello Lippi, ex ct della nazionale campione del mondo nel 2006, il figlio Davide e il noto architetto romano Achille Salvagni. 

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Il Gazzettino