Trova un borsello con 12mila euro, rintraccia il proprietario e lo restituisce. «All’inizio ho tentennato, poi ho capito cos'era giusto fare»

Riccardo Bravi della Cartolibreria di Chiarano
CHIARANO (TREVISO) Trova un borsello con quasi 12mila euro e li restituisce. Protagonista dell’ultimo gesto di encomiabile onestà è Riccardo Bravi, 44enne...

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CHIARANO (TREVISO) Trova un borsello con quasi 12mila euro e li restituisce. Protagonista dell’ultimo gesto di encomiabile onestà è Riccardo Bravi, 44enne titolare della cartolibreria di Chiarano. Una specie di “casoin 4.0” che offre diversi servizi. In realtà Riccardo non ha parlato a lungo dell’episodio, ma visto il moltiplicarsi di casi simili, alcuni dei quali eclatanti, è uscito allo scoperto. «Quando l’ho trovato ed ho contato i soldi che c’erano dentro al borsello mi ha preso un colpo. Mi era capitato altre volte di trovare oggetti dimenticati da clienti distratti, ma trovarsi davanti ad un pacchetto di banconote da 500, 200, 100 euro mi ha fatto girare la testa. Dentro, oltre ai soldi c’era la tessera sanitaria. Ho letto il nome e ho capito di chi si trattava. Un imprenditore locale che conosco bene perchè frequenta spesso il mio negozio».

La tentazione

Riccardo, con grande onestà, confessa di aver avuto la tentazione di tenere la cospicua cifra, ma poi è prevalsa l’onestà e il senso civico. Ma sembra pure che la distrazione sia ormai contagiosa visti i recenti precedenti, dal barista di Vittorio Veneto Alessandro Migotto che ha trovato e restituito un taccuino con 2mila euro e assegno al proprietario, al cameriere di Conegliano Lorenzo Fresc, che ha fatto lo stesso con il taccuino dai una cliente che rischiava di perdere, oltre a documenti vari, anche 400 euro circa. Ora il caso di Chiarano, ancora più eclatante vista la cifra in ballo: per la precisione 11.450 euro. «Li ho contati tutti prima di chiamare il legittimo proprietario al quale sono risalito da un documento che era nel borsello - racconta per bene Riccardo, classe 1980, sposato e padre di un bambino di 7 mesi -. Per un paio di minuti sono rimasto inebetito di fronte a una somma del genere. Non sapevo cosa fare. Poi mi sono "risvegliato" dallo choc e ho chiamato subito il distratto imprenditore. Immaginavo fosse stato lui a perderlo perche' era stato l'ultimo cliente ad entrare quella sera. Poi il documento di identità ha fugato ogni dubbio».

La chat 

«Alcuni giorni fa ho visto sul “Gazzettino” la storia di un cameriere che a Conegliano aveva trovato un portafoglio con 360 Euro. Mi ha fatto tenerezza e ho pensato a quello che era successo a me - continua Riccardo che a sostegno della sua storia mostra lo screenshot del suo cellulare risalente a quel giorno dove il colloquio via sms tra lui e l’incauto imprenditore è assolutamente esplicativo: «Ciao (segue il nome del proprietario del portafoglio) meglio che passi da me, sono qui fino alle 20.30, ho trovato per terra sotto il mobile una cosa che penso ti interessi». «Cosa? (risponde lui), e Riccardo ribatte: «Tipo un borsellino con… tu sai cosa». «Accidenti. Arrivo». L’imprenditore, che aveva concluso un’operazione finanziaria non si era nemmeno accorto di aver perduto quella ingente somma e ha ringraziato Riccardo con una “mancia” di 50 Euro. Si aspettava un po’ di più? «In effetti sì, ma non è certo per quello che ho fatto quello che dovevo fare: era il mio dovere».

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Il Gazzettino