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FARRA DI SOLIGO - Dopo qualche notte di silenzio, si torna a udir il suon di tromba. Ma stavolta a Farra di Soligo. Sembrava si fosse quasi dileguato il misterioso trombettista, che ormai da una settimana allietava le serate degli abitanti di Pieve di Soligo. Invece secondo diverse testimonianze le note del musicista, ancora sconosciuto, hanno allietato le notti dei cittadini farresi. Forse spaventato dal troppo clamore, ha pensato bene di cambiare aria, trasferendosi nel vicino comune. La scorsa settimana, infatti, a Pieve di Soligo l'entusiasmo fatto mobilitare anche le emittenti televisive nazionali e si era scatenata una sorta di caccia all'uomo. Venerdì scorso, una troupe di Rete4 era andata a "caccia" del nostrano musicista fino a mezzanotte inoltrata. Molti sui social, e le autorità comunali stesse, tifano per il trombettista, sperando resti anonimo. Così che questa magia non scompaia. Diventato beniamino trevigiano, è dilagato l'entusiasmo sui social non appena è stato udito anche a Farra. «L'ho sentito suonare ieri a mezzanotte e per tre minuti» racconta precisissima una fortunata ascoltatrice dalla zona di Villa Badoer - Era in movimento mentre suonava: la melodia, dapprima bassa, si è poi udita più forte. Era la prima volta! Mi sono lasciata allietare dalla musica, senza cercare di vedere chi fosse». E poi, ancora altre testimonianze: chi l'ha sentito in via Rialto, in zona San Tiziano-Patean, oppure vicino alla biblioteca multimediale. Si sposta di continuo, ed è sfuggente.
TRA I CESPUGLI
Chi l'ha intravisto sostiene che si nasconda tra i cespugli, si faccia complice del buio per non farsi vedere e che, se si sente osservato, scompaia.
GLI APPELLI
A essere commossi e affascinati ora anche i cittadini di Farra, che sperano di sentirlo suonare di nuovo. Tanti gli appelli sui social: «Vieni a Sernaglia», «Vieni a Moriago...che ti aspettiamo», e ancora «Io vorrei tanto che venisse a Ponte della Priula... E non vorrei mai sapere chi è! È così bello il suo mistero». E a questa sentita affermazione, quasi preoccupata verso il povero trombettista che non vuole saperne della notorietà, molti si sono uniti come in un appello. «Sembrano tutti impazziti per scoprire l'entità della persona che suoni in tranquillità che non dà fastidio a nessuno!» si espone lo stesso sindaco, Mattia Perencin. Il suo fascino sembra risiedere, quindi, nel mistero della sua identità, uno sconosciuto che dona la sua musica alle persone, senza chiedere nulla in cambio. Il suo segreto rimarrà forse per sempre custodito sotto le stelle di una terra che un tempo dovette sentire troppo spesso quel suono di tromba, nei funebri momenti della Grande Guerra. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino