Una vita passata a scovare droga: se n'è andata l'agente Trixie

Una vita passata a scovare droga: se n'è andata l'agente Trixie
TREVISO - L'agente Trixie, il cane antidroga della polizia municipale di Treviso, due anni fa si era presa una vacanza. La routine di retate e spacciatori l'aveva un...

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TREVISO - L'agente Trixie, il cane antidroga della polizia municipale di Treviso, due anni fa si era presa una vacanza. La routine di retate e spacciatori l'aveva un po' logorata. Sempre in prima linea, sempre sul pezzo. Sempre pronta a mettersi al servizio del suo esperto conduttore. Poi i primi acciacchi e un lento ma inesorabile declino. Ieri mattina Trixie se n'è andata. «Una brutta notizia per tutti noi -dicono alla Polizia locale- Trixie era una cagnolina dolcissima e giocherellona. Negli ultimi 4 anni aveva permesso di concludere con successo, grazie al suo fiuto formidabile, numerose operazioni antidroga e antidegrado». Un colpo al cuore. Il pastore tedesco più temuto dai pusher e più amato dai tutori della legalità nel territorio della Marca, aveva un pedigree da paura: figlia di due campioni, entrambi cani poliziotto. E con un fratellino della stessa cucciolata che sta mietendo successi con la polizia slovena. Arrivata quattro anni fa a Treviso come cane antidroga, è stata in breve addestrata anche nel placcaggio dei malviventi. Sarà dura, insomma, per il suo pur valido collega Hitch, già in forza alla locale, reggere il confronto.

LA TESTIMONIANZAGrandissimo il dolore del suo conduttore che la ricorda così: «Trixie, te ne sei andata troppo giovane, avevamo ancora molto da condividere. Ricordo maggio di 4 anni fa, quando per la prima volta ti ho preso al guinzaglio, eri stata selezionata perchè impazzivi per quella pallina, potevo lanciartela ovunque che l'avresti inseguita anche sulla luna. Ricordo le difficoltà dell'addestramento, la paura di fallire, la voglia di crescere. Alla fine siamo cresciuti, un uomo e un cane che diventano una cosa sola, un'unità! Se oggi posso onorarmi di essere un conduttore cinofilo lo devo solo a te. In questi 4 anni non ci siamo mai separati, nemmeno per un giorno. In turno insieme a lavoro e poi nuovamente insieme a casa. Si, avevo la fortuna di poterti portare a casa, quindi oltre a un formidabile cane poliziotto eri anche un fantastico cane di famiglia. Giocavi con i miei figli con tantissima dolcezza. Mia figlia più grande aveva solo quattro anni quando sei entrata nella nostra casa, due cuccioli cresciuti insieme. Oggi per lei, sapere che ci hai lasciato, è stata la tristezza più grande che ha mai affrontato. Ho perso i conti dei successi ottenuti grazie a te. Ormai ci capivamo subito, bastava un'occhiata, un mio cenno, un tuo scodinzolio di risposta e tutto era chiaro. Trixie mi dispiace, sono convinto di aver commesso mille errori che tu, con incondizionato amore, mi hai sempre perdonato. Spero solo di essere stato per te un buon conduttore, un buon amico, un buon compagno di vita».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino