Il Comitato no trivelle torna alla carica: «Il Governo va avanti col suo piano di estrazioni di gas in Adriatico, fermiamolo»

Piattaforma per l'estrazione di gas in Adriatico
DELTA (ROVIGO) - Il mare davanti al Delta rimane aperto alle trivelle. Chi pensava che l’argomento fosse archiviato sbagliava e proprio per far fronte a questa...

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DELTA (ROVIGO) - Il mare davanti al Delta rimane aperto alle trivelle. Chi pensava che l’argomento fosse archiviato sbagliava e proprio per far fronte a questa ipotesi il coordinamento del Polesine riafferma il proprio “No alle trivellazioni in Alto Adriatico”. L’appello è rivolto ancora una volta alle istituzioni, alle rappresentanze politiche e amministrative, alle categorie economiche e alle associazioni “perché - scrive Vanni Destro - possano opporsi al progetto del Governo di estrarre gas davanti alle nostre coste, condividendo il nostro disaccordo sugli ultimi provvedimenti emanati proprio in materia di estrazioni metanifere”.



LE MOSSE DEL GOVERNO

I fatti su cui si basa la nuova chiamata alle armi del Coordinamento sono due: il primo, la risposta data dal sottosegretario all’Ambiente Claudio Barbaro che, rispondendo ad un’interrogazione avanzata alla Camera, confermava le intenzioni governative di non retrocedere nelle decisioni già deliberate di estrarre gas, specificando anzi che sono già state fatte 5 richieste di ricerca che sono in attesa delle dovute approvazioni; il secondo riguarda Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica che ha detto che entro settembre dovrebbe arrivare un nuovo decreto ministeriale a favore delle estrazioni

«Auspichiamo che chi ha creduto che il Governo, di fronte ad un’operazione inutile sotto il profilo energetico e dannosissima sotto il profilo idrogeologico, avesse cambiato i suoi obiettivi sull’approvvigionamento di gas metano, si convinca che in realtà nulla è cambiato – rimarca Destro - lo si evince dalle ultime dichiarazioni. Facciamo appello per rinsaldare e compattare il fronte trasversale degli oppositori alle estrazioni di metano in Polesine».

LA RISPOSTA DEL COMITATO



Il presidente del Veneto, Luca Zaia, e i colleghi dell’Emilia Romagna e della Puglia, erano stati chiari nel dare voce alla contrarietà delle zone interessate. Ma al momento, sembrerebbe non essere arrivata nessuna nuova presa di posizione da parte dei rappresentanti regionali nei confronti degli intendimenti del Governo. Per tenere alta la guardia sul tema il coordinamento Polesine No trivelle invita quindi a «fare fronte comune per scongiurare la minaccia delle trivelle che comporterebbe un ulteriore aggravamento per tutto il territorio polesano, i suoi abitanti, la sua economia». A tal riguardo, il gruppo sta organizzando delle iniziative di sensibilizzazione. «Questi incontri prepareranno una manifestazione popolare contro le trivellazioni in alto Adriatico, da svolgersi proprio in un comune del Delta - conclude Destro - per far sentire la voce degli abitanti di tutta la provincia di Rovigo, con il fine di fermare questa pianificazione che va alla ricerca di risorse energetiche indipendentemente dai danni causati». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino