Estrazioni di gas in Adriatico: una "maratona" per fermare le trivelle

Incontro a Porto Viro nel giardino della Biblioteca comunale
PORTO VIRO - Le istituzioni hanno fatto quanto di competenza, con il Parco che si è fatto capofila del ricorso al Tar contro l'autorizzazione ministeriale alle...

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PORTO VIRO - Le istituzioni hanno fatto quanto di competenza, con il Parco che si è fatto capofila del ricorso al Tar contro l'autorizzazione ministeriale alle estrazioni di gas al largo dell'Adriatico, ma la questione non è ancora riuscita a toccare la popolazione e a provocare una mobilitazione. Ne è la riprova la serata organizzata da Forza Italia nel giardino della biblioteca comunale, la prima vera iniziativa politica in presenza dopo la pandemia, che al di là delle varie articolazioni del partito, degli ospiti e qualche addetto ai lavori, non ha visto la partecipazione della cittadinanza. 


 

LA PROVOCAZIONE

Ed è proprio per scuotere dall'apatia, da una stanchezza che non può essere rassegnazione di fronte all'ennesimo assalto ai giacimenti di gas naturali in mare, che la serata si è conclusa con una proposta lanciata dal responsabile del dipartimento Ambiente e territorio di Forza Italia, Enrico Bonafè, che potrebbe davvero accendere i riflettori sulla vicenda: una maratona oratoria per esprimere e chiarire tutte le ragioni del no alle trivelle, coinvolgendo almeno 100 oratori di qualsiasi estrazione politica in un evento da tenersi a Rovigo entro agosto. «In tanti anni, non si era mai arrivati ad un punto così avanzato, i progetti di estrazione erano sempre stati fermati prima - ha ricordato l'ex assessore regionale di Fi Renzo Marangon - per questo servono iniziative che vadano oltre i soliti ordini del giorno comunali, i ricorsi, le prese di posizione di partiti e associazioni, convegni e manifestazioni». Il problema, e l'ha indicato l'ex deputato Pd Diego Crivellari, è che a sud del Po non abbiamo amici e per rompere l'isolamento occorre fare leva sulla compattezza dei polesani e sulla capacità di portare il problema al di fuori del territorio. 
 

LA CARTA DEL PARCO

A lungo contrastato dalla popolazione e solo in tempi più recenti apprezzato, la carta migliore da giocare è rappresentata dal Parco. «L'iter si può ancora fermare -ha affermato il presidente del Parco, Moreno Gasparini - un anno fa abbiamo adottato i Sic marini come da trent'anni ci chiedevano l'Europa e il Governo, per evitare l'infrazione e le relative sanzioni: bisogna rendere incompatibili le estrazioni di gas». 


Tra gli interventi, l'assessore regionale Cristiano Corazzari ha invocato l'unità delle forze politiche e dei cittadini per contrastare il progetto (ma qualcuno ha chiesto anche alla Regione un maggior coinvolgimento, magari con un ricorso ad adiuvandum); mentre l'ex presidente del Parco, Geremia Gennari, ha sottolineato le incongruenze tra il progetto estrattivo rispetto alle potenzialità del parco stesso non ancora ben realizzate. Ma che il Parco sia l'ancora per difendere e valorizzare il territorio l'hanno ribadito il sindaco Maura Veronese e, ricordando la figura del padre, la coordinatrice regionale Azzurro Donna, Layla Marangoni.
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Il Gazzettino