Trivelle in Adriatico, Rc prepara flash-mob di protesta davanti ai municipi

Trivella in Adriatico
ADRIA/PORTO TOLLE - Il Partito della Rifondazione comunista - Sinistra europea ha intenzione di organizzare un flash mob sotto il municipio di Porto Tolle per protestare...

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ADRIA/PORTO TOLLE - Il Partito della Rifondazione comunista - Sinistra europea ha intenzione di organizzare un flash mob sotto il municipio di Porto Tolle per protestare contro quello che il segretario provinciale del Prc-Se, Diego Foresti, ha definito “immobilismo” sul fronte della lotta alle trivelle da parte del primo cittadino della comunità portotollese, Roberto Pizzoli. «Stiamo valutando seriamente - ha detto Foresti- di organizzare sotto la sede municipale di Porto Tolle un flash mob. È vero che il sindaco ha firmato l’ordine del giorno contro le trivelle, ma non sta interessando e non sta muovendo la popolazione su questo tema». Foresti non ha escluso iniziative simili anche in altre realtà dove i primi cittadini, a parole si sarebbero schierati contro le estrazioni, ma concretamente non starebbero attuando nulla.


IL CONVEGNO

L’annuncio è stato formulato sabato ad Adria, alla Casa delle associazioni di via Dante, durante il convegno, “No trivelle e fonti fossili: sì rinnovabili e comunità energetiche”. organizzato appunto da Prc-Se. Numerose le presenze in sala ed al tavolo dei relatori tra cui il sindaco di Adria, Omar Barbierato, Vanni Destro del coordinamento dei comitati ambientalisti “Polesine no trivelle”, Massimo Mazzer, dirigente di ricerca del Cnr, Dipartimento di ingegneria, informatica ed energia, Elena Mazzoni responsabile nazionale ambiente Prc-Se, Giosuè Mattei, segretario generale Flai-Cgil Veneto. I lavori sono stati coordinati da Foresti mentre le conclusioni sono state affidate a Daniela Ruffini, segretaria regionale Prc-Se. 

FONTI RINNOVABILI

Interessante l’analisi di Mazzer secondo il quale combustibili fossili, le trivelle e il nucleare non sono soluzioni né invitabili, né convenienti. «Sono - ha spiegato - solo scelte politiche. Produrre il 100% dell’energia da fonti rinnovabili è possibile ed è sostenibile dal punto di vista funzionale, economico oltre che ambientale». Anche l’occupazione del suolo per gli impianti fotovoltaici per Mazzer non è un problema. «L’integrazione nell’ambiente costruito - ha precisato - è la chiave per abbattere il consumo di suolo». «Le fonti rinnovabili - ha poi puntualizzato - favoriscono la transizione verso la generazione diffusa. Questo garantisce maggiore resilienza e minore dipendenza da operazioni speculative sui mercati».
Sulla sua lunghezza d’onda Omar Barbierato, che ha sottolineato: «Al sistema energetico italiano il Polesine ha già dato con il rigassificatore».
Concetto quest’ultimo ribadito da Destro, che ha annunciato una prossima manifestazione ad Adria, seguita da iniziative simili a Porto Tolle ed a Taglio di Po

TRANSIZIONE ENERGETICA


Tanti altri ancora i temi trattati durante il convegno: «Abbiamo fatto fare la transizione energetica ai ricchi» - ha sottolineato Mazzoni, mentre di democrazia energetica ha parlato Mattei. Diversi gli interventi. Tra questi quelli di Eddy Boschetti e Gianni Vidali. 
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Il Gazzettino