TRIESTE - La droga era nascosto in un doppio fondo trovato a bordo di un'automobile albanese proveniente dalla Grecia. La vettura era appena sbarcata al terminal passeggeri...
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albanese è stata fermata per essere sottoposta a controllo. Il conducente, K.L. albanese di 26 anni,
ha riferito che stava venendo in Italia per sottoporsi ad accertamenti medici da un fantomatico specialista, il cui nome non risultava presente nemmeno sulla rete web, senza, peraltro, portare al seguito alcuna cartella, referto o medicinali. Durante l’ispezione, condotta con il prezioso ausilio di Acab, uno dei più esperti cani antidroga in forza alle Fiamme Gialle triestine, i militari hanno rilevato il particolare interessamento del collega a quattro zampe che fiutava qualcosa di sospetto in prossimità del sedile posteriore del mezzo.
La perquisizione accurata ha consentito di rilevare che il mezzo celava un “doppio fondo” chiuso con un portello comandato elettricamente, che si sviluppava per tutta l’estens ione dello schienale del divano posteriore. I Finanzieri hanno scoperto che, all’interno del vano occulto, erano nascosti ben 21 involucri ricoperti di cellophane ove, sotto uno strato di polvere di caffè utilizzato per tentare di camuffare le tracce olfattive, era contenuto un quantitativo di marijuana complessivamente pari a 13,423 chili. Il cittadino albanese si trova ora al carcere del Coroneo. La sostanza stupefacente, destinata con molta probabilità a rifornire il mercato delle grandi città, avrebbe potuto portare ad un illecito ricavo di oltre 150mila euro euro.
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Il Gazzettino