Giardini pubblici chiusi, entro luglio il tavolo tecnico sull'inquinamento

Giardini pubblici chiusi, entro luglio il tavolo tecnico sull'inquinamento
TRIESTE - Spetta al Comune presentare alla Regione il piano di messa in sicurezza dei due giardini pubblici che erano stati chiusi nei mesi scorsi perchè inquinati. ...

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TRIESTE - Spetta al Comune presentare alla Regione il piano di messa in sicurezza dei due giardini pubblici che erano stati chiusi nei mesi scorsi perchè inquinati.  Entro luglio verrà convocato il Tavolo dedicato all'inquinamento diffuso, preceduto dalla concessione di un contributo regionale di 350 mila euro al Comune di Trieste per affrontare il problema. Lo ha affermato l'assessore regionale all'Ambiente Sara Vito rispondendo all'onorevole Aris Prodani, il quale aveva chiesto di essere informato su quali fossero le azioni messe in campo dopo la chiusura delle due aree verdi.  Vito ha ricordato che allo stato attuale si è dinnanzi a una «mera ipotesi di inquinamento diffuso» a fronte del superamento, rilevato dall'Arpa, delle cosiddette «concentrazioni soglia di contaminazione» (Csc) nelle due aree oggetto delle analisi.


In base ai piani di gestione predisposti dal Sistema nazionale per la Protezione ambientale per affrontare questi casi, la Giunta regionale il 13 giugno ha approvato un «protocollo operativo per l'elaborazione dei piani di gestione dell'inquinamento diffuso». Da questo la costituzione del Tavolo tecnico, il quale prevede la partecipazione dei rappresentanti della Regione (per i profili ambientali e sanitari), Comune, Provincia, Arpa e Azienda sanitaria. «Spetterà al Comune di Trieste - ha precisato Vito - presentare alla Regione un piano per la messa in sicurezza dei due giardini pubblici, mentre il Tavolo verificherà «la ricorrenza di un'ipotesi di inquinamento diffuso e la sua eventuale estensione». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino