Un corridoio doganale tra Trieste e la Baviera: siglata l'intesa

Un corridoio doganale tra Trieste e la Baviera: siglata l'intesa
TRIESTE - Dalla portualità e logista alla cultura e istruzione. Una collaborazione a 360° quella che la Regione Friuli Venezia Giulia e la Baviera intendono allacciare...

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TRIESTE - Dalla portualità e logista alla cultura e istruzione. Una collaborazione a 360° quella che la Regione Friuli Venezia Giulia e la Baviera intendono allacciare con la sottoscrizione, questa mattina, del protocollo di intesa siglato dalla presidente Debora Serracchiani e Horst Seehofer. Tra gli obiettivi, migliorare i collegamenti e  sburocratizzare la movimentazione delle merci ma anche lo scambio di esperienze e di buone prassi sui versanti della formazione professionale e della viticoltura.

 


La Baviera ha individuato nel Porto di Trieste la via più conveniente per gli scambi commerciali con l'Asia: si è stabilito di istituire un gruppo di lavoro di esperti che si riunirà a Monaco nell'autunno di quest'anno e che sarà costituito dai rappresentanti del Porto di Trieste, del centro di Competenza logistica di Prien, delle Autorità doganali, dei rispettivi sistemi industriali territoriali, delle Camere di Commercio e delle Ferrovie. Oltre a ciò viene formalizzato l'impegno ad intensificare lo scambio bilaterale nell'ambito
della logistica. Sono previste anche azioni congiunte nell'ambito della ricerca e dell'innovazione, migliorare l'adeguamento del mercato del lavoro e promuovere l'intermodalità nel trasporto delle merci e passeggeri.


Sempre sul fronte della portualità si punta a realizzare un corridoio doganale privilegiato con procedure semplificate per rafforzare il traffico con Monaco e la Baviera: i vantaggi si concretizzeranno in un traffico diretto che è già presente con i treni ma verrà agevolato perchè le procedure di controllo doganali saranno più semplici e minore la burocrazia. Durante il vertice bilaterale si è parlato anche di immigrazione: «Siamo convinti che non possano farsene carico solo l'Italia e la Germania - ha dichiarato Serracchiani - ma tutti i paesi europei e che sia l'Unione europea a dettare delle regole comuni». Il presidente Seehofer ha visitato, a bordo del Delfino Verde, i terminal portuali dal mare soffermandosi sul Molo Settimo dove si è conclusa la sua visita istituzionale.




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Il Gazzettino