«Non si entra con i pantaloni corti» Educatori restano in strada

«Non si entra con i pantaloni corti» Educatori restano in strada
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TRIESTE- Sono stati lasciati sotto il sole cocente in attesa di conoscere l'esito dell'incontro con i capigruppo sul proprio futuro lavorativo. Un gruppo di educatori rappresentati dalla Funzione pubblica della Cgil Fvg non è stata fatta entrare nel Palazzo del Consiglio regionale per la mise visibilmente estiva: pantaloncini corti, canottiera e sandalo da spiaggia. E' la stessa Fp Cgil con un post su Facebook a denunciare l'accaduto: «Gli educatori, fermati fuori dalla porta del consiglio regionale perché hanno i pantaloni "corti" cmq i pochi di noi che sono potuti entrare hanno incontrato i capigruppo, esito: il governo nazionale ha impugnato la norma è quindi non fanno nulla durante l'assestamento. Disponibilità a riparlarci dopo aver capito su cosa il governo non è d'accordo».


La problematica riguarda circa 3mila educatori in Friuli Venezia Giulia: chi non ha conseguito la laurea (con il cambio di appalto delle cooperative) rischia di essere dequalificato ad "animatore sociale" e si tratta di persone tra i 40 e i 55 anni che proprio a causa della loro età avrebbero difficoltà a rimettersi sui libri. Il sindacato chiedeva alla politica di intervenire con un emendamento ad hoc all'assestamento di bilancio per scongiurare tale rischio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino