TRIESTE - Una tecnica unica in Italia che abbina in sala operatoria la chirurgia mini invasiva e l' "occhio" speciale dell'Nbi (Narrow Band Imaging) il sistema...
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A poche ore dalla 2^ Giornata mondiale di prevenzione otorinolaringoiatrica – venerdì 1 aprile 2016 - arriva la notizia di una nuovissima tecnica operatoria, riconosciuta dallaprincipale rivista mondiale di settore, Oral Oncology. La tecnica operatoria sviluppata dal prof. Tirelli è la prima a basarsi sull'uso della tecnologia NBI in diretta, in sala operatoria, abbinata alla chirurgia mini invasiva, anche questa di avanguardia. NBI è un nuovissimo sistema di video-endoscopia che consente di individuare i tumori della testa e del collo addirittura quando non sono ancora visibili all’occhio umano anche con endoscopi ad alto ingrandimento. Il macchinario consente di identificare alterazioni della mucosa quando sono ancora in fase precancerosa quindi non ancora tumorale permettendo inoltre di valutare l’esatta estensione della lesione fondamentale per esaminare gli aspetti prognostici oltre che per effettuare una corretta decisione terapeutica.
La tecnologia NBI guida in diretta il chirurgo nella decisione importantissima di quali tessuti asportare per garantire una resezione completa e radicale del tumore, comprese quelle aree di mucosa malate che altrimenti non risulterebbero visibili a occhio nudo. La resezione chirurgica risulterà così “tailored”, ovvero modellata su misura e con precisione rispetto al fronte di avanzamento infiltrativo del tumore tenendo sotto controllo visivo i suoi margini anche in quelle aree dove, senza tecnologia NBI non risulterebbero apprezzabili. Il risultato è di riuscire a eliminare il tumore risparmiando massimamente i tessuti considerati sani dal NBI. Il secondo obiettivo dell’abbinamento NBI-miniinvasiva è ridurre i rischi che il tumore si rigeneri e si ripresenti; il rischio molto elevato di recidiva nei tumori della cavità orale che può arrivare al 50% pare causato dalla persistenza di nidi cellulari lasciati in sede dal chirurgo in quanto non visibili allo stesso; la tecnologia NBI evidenziando aree pericolose non sospette ne permette l’eliminazione in fase intraoperatoria garantendo un minor numero di recidive e una maggior possibilità di guarigione definitiva.
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Il Gazzettino