TRIESTE - Una app per comunicare con i bambini affetti da autismo anche al pronto soccorso: la Fondazione Bambini e Autismo Onlus ha dotato all’Azienda Sanitaria...
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Partendo dal bisogno del paziente che ha diritto ad essere curato e sia dell’operatore sanitario che deve essere agevolato nel portare avanti il suo lavoro anche con persone particolari, è nata la ricerca per realizzare una applicazione che potesse favorire chi ha problemi di comunicazione nel sottoporsi alle cure mediche. «"vi.co Hospital” (visual comunication in Hospital) - spiega la dott.ssa Cinzia Raffin, Presidente Fondazione Bambini e Autismo ONLUS - che può rivelarsi utile anche per altri tipi di pazienti (con ritardi cognitivi, anziani, stranieri in situazioni di difficoltà)». Tradotta attualmente in cinque lingue (italiano, spagnolo, francese, tedesco e inglese) l’applicazione permette di mostrare, attraverso vari passaggi visivi facilmente comprensibili (disegni, fotografie e video), lo svolgimento dei principali esami e delle visite mediche, migliorando sensibilmente la collaborazione del paziente il quale si rende conto prima, perché lo vede, in cosa consista l’esame, agevolando così il lavoro degli operatori sanitari e favorendo la prevenzione e l’accesso alle cure.
L’applicazione è stata realizzata grazie anche al convinto sostegno dei dirigenti e degli operatori sanitari dell’ospedale di Pordenone, la città dove la Fondazione ha creato una rete di servizi specifici per le persone con autismo. Il personale ospedaliero ha collaborato alla realizzazione del materiale visivo e ha dato indicazione circa gli esami che più spesso in caso di ricovero vengono prescritti. “vi.co Hospital” è scaricabile dall’Apple store e da Google play ne esistono due versioni una lite gratuita che ha lo scopo di far vedere come funziona l’applicazione e una a pagamento (€ 11,99) che contiene attualmente 12 procedure per esami tra i più frequenti in ambito ospedaliero. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino