Trichiana. Lanciano palle di carta igienica con acqua e colla contro la scuola: scatta la denuncia

Le pareti della scuola di Trichiana prese come bersaglio
BORGO VALBELLUNA (BELLUNO) - Palline di carta imbevute di acqua e colla scagliate con forza contro le pareti esterne e i pannelli fotovoltaici della scuola di Trichiana. Un atto...

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BORGO VALBELLUNA (BELLUNO) - Palline di carta imbevute di acqua e colla scagliate con forza contro le pareti esterne e i pannelli fotovoltaici della scuola di Trichiana. Un atto vandalico accaduto nel corso della notte scorsa, per il quale è stata sporta querela alle forze dell’ordine, ma che è solo l’ultimo di una serie di episodi che stanno accadendo nel centro del paese negli ultimi tempi, nel mirino sempre edifici pubblici.

UNA LUNGA SCIA 

La scia dei vandalismi si trascina da tempo: imbrattamenti, deturpamenti e danneggiamenti di alcuni edifici ad uso collettivo. «In questo contesto rientra anche l’istituto comprensivo di Trichiana – spiega il sindaco di Borgo Valbelluna Stefano Cesa -. Ci sono stati eventi durante l’estate in cui un gruppo di ragazzi, sempre i soliti 4 o 5, è entrato abusivamente all’interno della palestra; non hanno fatto nessun danneggiamento, ma hanno “solo” spostato attrezzature e sporcato le superfici. Un episodio più grave è successo qualche settimana fa quando si sono introdotti nella scuola primaria di Trichiana sporcando attrezzature didattiche e scrivendo sui muri». Vista la gravità di quest’atto, la dirigente scolastica in accordo con il sindaco ha sporto denuncia ai carabinieri. 

ULTIMO ATTO 

Nella serata di giovedì l’ultimo episodio. «Presumibilmente sempre lo stesso gruppo di ragazzi, ha preso di mira la palestra, ma anche le scuole elementare e media con carta igienica appallottolata e imbevute di acqua e collante, che hanno lanciato contro le pareti, i vetri soprattutto della zona della presidenza e sul tetto, raggiungendo i pannelli fotovoltaici», spiega ancora il sindaco. Durante questo raid, nella palestra, erano in corso gli allenamenti della pallavolo. Quando gli atleti si sono resi conto di quanto stava accadendo sono usciti, ma senza riuscire ad identificare i vandali. «Si tratta di episodi molto gravi – afferma Cesa -. Non è ammissibile che passino senza conseguenze. Proprio per questo dopo il sopralluogo con la dirigente scolastica, abbiamo sporto un’altra denuncia alle forze dell’ordine. Ho dato quindi incarico allo studio legale del comune di preparare tutta la documentazione necessaria per sporgere querela contro questi vandali». Il sindaco ha inoltre chiesto alle forze dell’ordine di intensificare i controlli nella zona. 

LA CONDANNA

Una ferma condanna di quanto è accaduto è arrivata da Alessia Cerentin, segretaria provinciale della Federazione dei lavoratori della conoscenza, che ha vissuto quest’atto di vandalismo come un attacco quasi personale essendo quella di Trichiana la “sua” scuola. «Gli atti vandalici dei quali l’istituto è stato oggetto costituiscono una ferita non solo alla comunità, ma a tutto il mondo dell’istruzione. C’è preoccupazione per una situazione ripropostasi negli ultimi tempi, ma che mai in passato aveva colpito Trichiana e che non può più essere catalogata come una semplice bravata». Denise Casanova, segretaria della Cgil di Belluno, aggiunge che «la Cgil di Belluno nell’esprimere solidarietà alla dirigenza scolastica, al personale e agli alunni, si augura che le forze dell’ordine facciano al più presto luce su questo grave episodio. Questi fenomeni non possono essere sottovalutati, perché atti di vandalismo contro la scuola non producono solo un danno materiale ma testimoniano un pervicace attacco al diritto allo studio e soprattutto l’idea che la scuola non sia quel fattore sociale di crescita della persona e della società, dell’educazione alla democrazia e alla convivenza civile».

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Il Gazzettino