Imprenditore con lo sfratto minaccia di farsi esplodere davanti al tribunale: «Voglio garanzie per i miei figli»

TREVISO - Allarme nella prima mattinata di oggi, 7 luglio, al tribunale di Treviso, in via Verdi. Un uomo, verso le 7.30  si è legato fuori...

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TREVISO - Allarme nella prima mattinata di oggi, 7 luglio, al tribunale di Treviso, in via Verdi. Un uomo, verso le 7.30  si è legato fuori dall’ingresso del palazzo di giustizia di Treviso e minaccia di farsi esplodere con un ordigno. Tutta la zona è vietata al pubblico. Sul posto sono arrivati anche il questore Vito Montaruli e il comandante provinciale dei carabinieri Gianfilippo Magro.

Si tratta di un imprenditore, Massimo Baggio di Resana (Treviso) ex titolare di un'azienda di autotrasporti, sottoposto a sfratto esecutivo. Dalle 7.30 è legato alla maniglia della porta d'ingresso del tribunale di Treviso. Dice di essere seduto su una bomba. Con sé ha uno zaino di cui non si conosce il contenuto. Chiede garanzie per i suoi tre figli minori, rivolgendosi alle istituzioni da cui si è sentito abbandonato: «Non mi interessa se vado in galera, ma voglio garanzie per i miei figli». Il piazzale del palazzo di giustizia è stato evacuato.

Dopo tre ore di trattative l'uomo è stato portato all'interno del tribunale e gli artificieri hanno verificato il contenuto del borsone. Il fantomatico ordigno era in realtà un bluff: all'interno del borsone c'erano soltanto una bottiglietta d'acqua e qualche  pacchetto di fazzoletti.  A più di tre ore d'allarme bomba il tribunale riapre le porte. Code all'ingresso. 

 

 

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Il Gazzettino