Nuova tribuna dello stadio, lavori a singhiozzo da 4 anni: il Comune tratta a oltranza con le ditte

Il cantiere della tribuna, invaso dalle erbacce
LENDINARA - Si tratta un accordo con le ditte incaricate e si valutano altre aziende per le opere residue per sbloccare la situazione della nuova tribuna del Perolari, con...

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LENDINARA - Si tratta un accordo con le ditte incaricate e si valutano altre aziende per le opere residue per sbloccare la situazione della nuova tribuna del Perolari, con l’obiettivo di chiudere un cantiere aperto ormai da quattro anni. L’Amministrazione comunale sta cercando di venire a capo dell’annosa questione dopo l’ennesimo stop dei lavori. Dopo aver conseguito il collaudo per tribuna e pensilina, mancano ormai poche lavorazioni, ma la situazione è nuovamente in stallo da alcuni mesi. 



LA TRATTATIVA

La questione, ora, è oggetto di una trattativa portata avanti dagli avvocati delle due parti, come spiega l’assessore ai Lavori pubblici Gino Zatta. «Avremmo potuto procedere alla risoluzione in danno del contratto, ma i tempi in questo caso si sarebbero protratti ulteriormente – spiega - Stiamo quindi tentando di raggiungere un accordo bonario che consenta di ottenere la liberazione del cantiere e di poter procedere in altro modo per ultimare le opere. Le imprese non volevano più lavorare se non con tempi loro e a modo loro, cosa che non ci avrebbe consentito di dare risposte precise alla società calcistica e alla città». 
Il Comune, da una parte, salderebbe il dovuto in base allo stato di avanzamento, le ditte dall’altra libererebbero il recinto. «Sembra che ci siano buone possibilità in tal senso, auspichiamo che possano concretizzarsi a breve – prosegue Zatta - Per completare l’opera ci sono alcune lavorazioni non complesse da affidare ad altre ditte, come l’impianto elettrico, la verniciatura dei gradoni, la recinzione e poco altro. L’Ufficio tecnico ha già acquisito dei preventivi, ovviamente per procedere dobbiamo attendere un’intesa e la liberazione del cantiere».

LAVORI A SINGHIOZZO 



C’è cauto ottimismo, dunque, sulle possibilità di condurre finalmente in porto l’opera che in questi anni ha preoccupato i cittadini per i tempi dilatati e per il rischio che restasse incompiuta. Il cantiere, avviato nell’ottobre del 2019, avrebbe dovuto chiudersi in dieci mesi, invece si va verso i 4 anni. Già nel gennaio del 2020, dopo i primi tre mesi a passo spedito, i lavori si erano fermati una prima volta per difficoltà dell’impresa incaricata, una srl di Milano, ed erano rimasti in stallo per nove mesi per il riaffidamento alle ditte che si erano classificate seconde nella gara d’appalto. L’opera ha vissuto un secondo stop, più breve, nell’estate del 2021 e in quel periodo è stato trovato un accordo tra Comune e le imprese col varo di una perizia suppletiva che apportò alcune modifiche al progetto iniziale e riconobbe un aumento dei costi per 55mila euro rispetto alla cifra iniziale. Nel febbraio 2022 i lavori si sono nuovamente fermati, con l’apertura di una querelle tra Comune e ditte. Nel dicembre dello scorso anno il Comune, come imposto dalla normativa vigente, ha ricalcolato i prezzi e riconosciuto alle imprese circa 48mila euro in più di quanto pattuito in precedenza, atto che ha poi portato alla ripresa dei lavori, nuovamente sospesi nella primavera di quest’anno e fermi da allora. Un vero e proprio calvario, insomma, per la realizzazione della tribuna coperta che sarà in grado di accogliere 210 tifosi. Un eventuale accordo consentirebbe di realizzare in tempi piuttosto brevi le ultime lavorazioni anche se, visti i precedenti, nessuno si sbilancia più.
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Il Gazzettino