Il decano dei pompieri fa cent'anni, grande festa in Prefettura a Treviso

La festa a nonno Angelo
TREVISO - Ha trascorso gran parte della sua vita a fare il pompiere, guadagnandosi anche una medaglia di bronzo al merito civile e oggi ha raggiunto il traguardo dei cento anni...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TREVISO - Ha trascorso gran parte della sua vita a fare il pompiere, guadagnandosi anche una medaglia di bronzo al merito civile e oggi ha raggiunto il traguardo dei cento anni di età che ha voluto festeggiare tra i suoi ex colleghi, nella caserma dei vigili del fuoco di Treviso.




Angelo Barbon (al centro nella foto) ha peraltro ricevuto dal prefetto di Treviso, Maria Augusta Marrosu e dal comandante Provinciale dei Vigili del Fuoco Nicola Micele un attestato di riconoscimento per l'attività svolta nel Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Barbon, nato a Treviso il 12 maggio del 1914, da giovane ha svolto la professione di idraulico e poi quello di costruttore di stufe a legna prima di entrare nel 15/o reggimento Alpini, svolgendo il servizio militare durante la seconda guerra mondiale, ottenendo due croci al merito di guerra.



Finita la guerra, nel marzo 1945 si è arruolato nel Corpo dei Vigili del Fuoco, partecipando agli interventi in Olanda in occasione dell'alluvione del 1951. Il 12 ottobre del 1952 il Presidente della Repubblica Italiana gli ha concesso, tramite il Ministro dell'Interno Scelba, la medaglia di bronzo al merito civile per un atto di coraggio compiuto nel 1951 a Crocetta del Montello (Treviso), con la seguente motivazione: «Componente di una squadra di soccorso non esitava in occasione della piena del Piave che aveva allagata vasta zona di terreno, ad accorrere su una moto barca in soccorso di tre persone rimaste bloccate in una casa e nonostante la violenza della corrente e le avverse condizioni atmosferiche,riusciva unitamente ad altri valorosi a raggiungere dopo strenui sforzi, i pericolanti ed a trarli in salvo».
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino