Cassamarca non vende più: offerta d'affitto di Ca’ Foscari per l’ex Distretto militare

L'ex Distretto Militare di Treviso
 TREVISO L’università di Ca’ Foscari si fa avanti per prendere in affitto tutto o parte dell’ex Distretto. Martedì pomeriggio la rettrice...

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 TREVISO L’università di Ca’ Foscari si fa avanti per prendere in affitto tutto o parte dell’ex Distretto. Martedì pomeriggio la rettrice veneziana Tiziana Lippiello ha incontrato il presidente della Fondazione Cassamarca Luigi Garofalo. Unico argomento all’ordine del giorno: la questione sede. La rettrice ha confermato a Garofalo l’intenzione di restare all’ex Distretto, aprendo alla possibilità di pagare un canone. Ha quindi chiesto al presidente di formulare due ipotesi: una per l’affitto dell’intero complesso e una per solo una sua parte. In base alle richieste economiche e alle condizioni che verranno avanzate, deciderà poi come muoversi.

LO SCENARIO Le università di Padova e Venezia, dopo la revisione delle convenzioni, hanno ritrovato calma e tranquillità. E adesso progettano il futuro. E se Padova si sta concentrando sulla facoltà di Medicina che troverà casa all’interno della cittadella sanitaria e sul potenziamento di Giurisprudenza, Venezia ha detto chiaramente a Fondazione che intende utilizzare sia il palazzo dell’ex Dogana, concesso gratuitamente da Fondazione sia a Ca’ Foscari che al Bo fino al 2026, sia restare all’ex Distretto (che invece resterà gratuito solo fino alla fine di questo anno accademico), che però è tra i beni che Ca’ Spineda ha messo sul mercato. E qui ha sfondato una porta aperta: Garofalo ha infatti sempre precisato che la destinazione del grande complesso dovrà essere quella a uso universitario, esattamente com’è adesso. E questo è stato l’aggancio per la nuova trattativa.

LA SVOLTA

Proprio all’inizio di gennaio sono arrivati da Venezia i primi segnali di interesse. Ca’ Foscari vuole potenziare l’offerta trevigiana, puntando sempre di più su corsi che preparino gli studenti alle sfide del futuro in campo economico. Ma per farlo ha bisogno di spazi, di un vero campus. Quindi: va bene utilizzare gratuitamente aule e servizi del palazzo dell’ex Dogana, da tempo casa di Giurisprudenza, ma serve anche l’ex Distretto. Obiettivo che deve combaciare con l’esigenza di Fondazione di far rendere quel complesso: proprio per questo è stato messo sul mercato. Ma le università hanno, da sempre, una corsia preferenziale: Fondazione ha ribadito in più occasioni di aspettarsi una loro proposta, anche di minima. Per poi modellare una soluzione. E la proposta è finalmente arrivata.

IL PERCORSO

Ca’ Spineda ha quindi accolto con grande piacere l’interesse di Ca’ Foscari. Al momento nessuno commenta, le bocche restano cucite perché la trattativa è proprio agli albori. Ma tra i corridoi si respira una certa soddisfazione. Martedì non si è parlato di cifre, è ancora troppo presto. L’università veneziana ha solo illustrato cosa gli piacerebbe fare e cosa le servirebbe. All’incontro hanno anche partecipato dei tecnici che, con cartine dell’intero complesso alla mano, hanno ipotizzato spazi e porzioni da utilizzare. Le basi, insomma, sono state gettate. Il prossimo passo sarà quello di coinvolgere anche Padova prospettando l’idea di un campus universitario trevigiano che comprenda tutto l’ex Distretto sotto la gestione combinata di Padova e Venezia. Sarebbe la quadratura del cerchio. E c’è tempo fino a giugno, quando l’anno accademico sarà agli sgoccioli, per trovare un accordo che spiani la strada. 

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Il Gazzettino