Archiviazione per l'ex questore di Treviso Carmine Damiano

L'ex questore di Treviso, Carmine Damiano
Finisce un incubo per Carmine Damiano, l'ex questore di Treviso chiamato a presiedere la Mantovani spa dopo lo scandalo tangenti che ne ha azzerato i vertici. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Finisce un incubo per Carmine Damiano, l'ex questore di Treviso chiamato a presiedere la Mantovani spa dopo lo scandalo tangenti che ne ha azzerato i vertici.


Un ruolo delicato, reso ancora più complicato da una vicenda giudiziaria scoppiata a Treviso un anno fa. Il giudice per le indagini preliminari Silvio Maras ha deciso di accogliere la proposta di archiviazione avanzata dal pm Massimo De Bortoli in merito all'accusa di induzione indebita mossa a Damiano dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza trevigiana. Lo scorso anno i finanzieri accusarono l'ex questore di aver costretto Luigi Compiano - patron dell'istituto di vigilanza North East Services che poi finirà sotto inchiesta per la voragine da 40 milioni aperta nella casse dell'azienda- a offrirgli un contratto di consulenza particolarmente vantaggioso una volta andato in pensione. E come strumento di pressione avrebbe utilizzato un'indagine avviata dalla Questura sui sistemi di sicurezza della Nes. Damiano in effetti, una volta andato in pensione, ottenne il contratto, che prevedeva 60mila euro annui di compenso e alcuni benefit. Alla Nes però si fermò poco, visto che poi venne chiamato al capezzale della Mantovani.


L'accusa alla fine si è rivelata inconsistente. Non ha retto alle verifiche. E il Gip ha così accolto la richiesta di archiviazione. Non si è quindi trattato di corruzione. Nel corso delle indagini non è mai stata trovata una sola prova in tal senso. Viene anche archiviata la posizione di Compiano, coinvolto nell'inchiesta assieme a Damiano, ma ancora in un mare di guai per il buco milionario che ha affossato la sua azienda. «Con questa decisione - dice Damiano - vengono chiariti nel miglior modo possibile tutti i risvolti legati ad un'indagine approfondita. Mi sento di ringraziare tanto la Procura quanto i giudici per la serietà e la competenza dimostrate. Emerge con chiarezza che non c'è stato, da parte mia, alcun comportamento censurabile, esco definitivamente da questa vicenda a testa alta soprattutto perché, da servitore dello Stato per oltre 38 anni, ho fatto della legalità il mio stile di vita». In questi mesi l'ex questore ha dovuto subire pressioni non da poco: «Mi hanno infastidito alcune notizie distorte - ammette - ma non ho mai dubito che l'esito dell'inchiesta sarebbe stato positivo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino