Intorno a Pinarello la cittadella della bici /Il progetto

Intorno a Pinarello la cittadella della bici /Il progetto
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TREVISO Una Cittadella della bicicletta targata Pinarello alle porte della città. Poco a poco prende consistenza la grande idea di Fausto Pinarello, passione sconfinata per la bici e una visione da realizzare. Giusto un anno fa è riuscito a mettere le mani su un appezzamento di 50mila metri quadrati di terreno che si allarga dietro lo stabilimento dell'azienda di famiglia al confine tra Treviso e Villorba, lungo la strada Ovest. Ha colto la palla al balzo quando l'Israa ha deciso di mettere il terreno all'asta: con l'offerta giusta ha iniziato a coronare il suo sogno. «Quel terreno - racconta - lo voleva anche mio papà e ho pensato bene di approfittare dell'occasione». Ed è stato il primo passo.

 
«UN SOGNO»Fausto adesso sta ragionando su come concretizzare un'idea che ha in mente da tempo: «Il mio sogno», dice. Su quei prati verdi vuole realizzare dei circuiti dove dai bambini ai ragazzi un po' più maturi, tutti possano scorrazzare liberamente in bicicletta: «Voglio puntare proprio sui più piccoli, dai bambini che si divertono con le biciclette senza pedali ai quelli più grandi che, prima di andare su strada, amano la bmx o il fuoristrada. La mia idea è di realizzare delle piste dedicate sia per il gioco che per l'attività sportiva vera e propria. Bmx e free-style, per esempio, sono specialità olimpiche: ma i ragazzi dove possono esercitarsi? Qui penso di realizzare una pump-truck, una pista particolare dedicata a queste due specialità. Mi piacerebbe quindi ragionare su questa Cittadella della bici, aperta alle famiglie, dove da una parte le mamme possono tranquillamente portare i loro figli e lasciarli a divertirsi con le biciclette e dall'altra i ragazzi che intendono perfezionare la loro tecnica troverebbero tutto quello che serve. E poi, io amo il ciclismo e penso che sia utile sostenere sempre questo sport, creare un'alternativa alla solita palestra o ai campi da calcio. Ma oggi, tranne la strada, non ci sono tanti possibilità per andare in bicicletta in sicurezza». E quindi ecco farsi spazio l'idea della cittadella. Ma non solo.
SERVIZIOltre ai circuiti, ci saranno servizi di ogni tipo per famiglie e appassionati. Si parla anche di un bar, di un ristorante-foresteria. E pare che Pinarello sia in trattativa con Dino, storico ristoratore della zona, per rilevare un'attività che, oltre a essere confinante, si sposerebbe perfettamente con il progetto di una grande area per famiglie. «Parlando in libertà - continua Fausto Pinarello - accanto a questa area mi piacerebbe creare anche un centro tecnologico per lo sviluppo delle attrezzature sportive: vediamo cosa mi lascerà fare il Comune (di Villorba ndr). Qui lo spazio non manca e ci sarebbe la possibilità anche di creare una galleria del vento». 

LO STOREQuello che invece di sicuro si farà è lo store da poco meno di mille metri quadrati: una grande area commerciale, ma anche lo spazio per il museo della bicicletta attingendo alla storia di famiglia, uno scrigno che conserva una buona fetta della leggenda del ciclismo. «Considerando che il velodromo di Mosole verrà realizzato a quattro chilometri da qui, cosa che mi rende felicissimo, si creerebbe la combinazione perfetta: il velodromo alle Bandie, gli alberghi, la possibilità per le famiglie di stare qui da noi, la partenza per i giri sul Montello. Sarebbe tutto perfetto». Con l'acquisto dei terreni, l'operazione Cittadella della bici ha fatto il primo concreto passo. Il secondo sarà l'inaugurazione dello store, nel frattempo si passerà a concretizzare l'idea della Cittadella in un progetto: e non bisognerà attendere molto. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino