Ossessionata dalla corsa. Anna: «È una dipendenza, voglio smettere»

Ossessionata dalla corsa. Anna: «È una dipendenza, voglio smettere»
TREVISO - Malate di corsa. Un nuovo esercito di donne, dai 30 ai 50 anni, per le quali il running è diventato una ragione di vita. La voglia di sfidarsi, la volontà di...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
TREVISO - Malate di corsa. Un nuovo esercito di donne, dai 30 ai 50 anni, per le quali il running è diventato una ragione di vita. La voglia di sfidarsi, la volontà di recuperare un corpo scattante e tonico, e l'ultima moda smart. Correre fa sentire à la page, favorisce nuove amicizie. I dati di "Correre", rivista leader nel settore, dicono che in Italia i runner sono 2,2 milioni, 100mila con età inferiore a 25 anni, quasi 900mila nella fascia tra i 25 e i 40, 800mila dai 40 ai 60 e un altro mezzo milione con età superiore. Inoltre solo 440mila non partecipano a gare e di questi il 55% sono donne.




«La corsa è una prodigiosa, incurabile malattia della mente. Per fortuna la maggior parte dell'umanità ne è immune: di solito uno comincia per dimagrire, continua per qualche mese e poi smette». L'assioma di Mauro Covacic non vale per Anna V., 47 anni. «Quest'anno ho deciso di correre l'ultima maratona -spiega- a Venezia». E dietro la scelta di smettere, una passione che a poco a poco diventa ossessione. Anna è una delle molte donne che corrono troppo. E oggi ha deciso di dire basta nonostante un percorso lungo 10 anni, costellato da incontri, amicizie, emozioni. «Quando, più di 10 anni fa, vedevo lo strano mondo della maratona che viveva mio fratello -racconta- vivevo due grandi contraddizioni: da una parte non capivo come una persona potesse sopportare tanta sofferenza fisica e dall'altra ero consapevole che io non ce l'avrei mai fatta a vivere una simile emozione».



Perchè ha iniziato?

«Ho sempre corricchiato perché mi rendevo conto che nient’altro era efficace, in termini di risultati sul piano della muscolatura e della respirazione, quanto la corsa. A una certa età, però, è ora di bilanci e soprattutto quando è finita la fase di allevamento dei pargoli, le donne devono riprendere in mano i fili della propria vita e del proprio corpo».



Perché ha deciso di smettere?

«È vero che le endorfine che il corpo secerne durante l'attività fisica sono un ottimo stimolo e ti danno una grande carica ma noto che chi ha troppa fame di questo ormone rischia di voler fare indigestione senza più ascoltare che cosa gli comunicano le ginocchia, le caviglie, le anche»...







Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino