Treviso no alcol nei parchi pubblici: multe da 50 euro per i trasgressori

Treviso no alcol nei parchi pubblici: multe da 50 euro per i trasgressori
TREVISO - A Treviso, grazie alla nuova amministrazione di centrosinistra, ci si può comodamente sedere sulle scalinate di un monumento storico o stendersi su una panchina nel...

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TREVISO - A Treviso, grazie alla nuova amministrazione di centrosinistra, ci si può comodamente sedere sulle scalinate di un monumento storico o stendersi su una panchina nel parco: nell'era dello Sceriffo Gentilini tutto questo era vietato. Però, da oggi, in quegli stessi parchi dove ci si può distendere e sotto quegli stessi monumenti dove ci si può accomodare, non si può sorseggiare una birra fresca nei caldi pomeriggi d'estate senza incorrere nel pericolo di una multa da 50 euro. Permessi e divieti che si rincorrono e si intrecciano.




Ieri è entrata in vigore l'ordinanza "No alcol" che vieta di bere alcolici di qualsiasi gradazione sia in lattina, bottiglia che cartone, all'interno di parchi e giardini pubblici. L'elenco al momento è limitato alle aree dove più frequentemente si registrano risse e schiamazzi, accompagnati regolarmente da petizioni e segnalazioni di residenti ormai con la pazienza agli sgoccioli. Ma presto potrebbe essere esteso.



Le zone "rosse" sono giardini di Sant'Andrea, quelli di Porta Altinia, i giardini di viale Jacopo Tasso, di via Dalmazia, nel parco di villa Margherita e villa Manfrin e in piazza Vittoria dove c'è il Monumento ai Caduti oggetto di una polemica infuocata. Le associazioni d'Arma non hanno accettato che l'amministrazione togliesse il divieto di sedersi sugli scaloni alla base dell'opera che ricorda i soldati morti per la Patria. E il sindaco Giovanni Manildo è corso ai ripari: ci si potrà sedere, ma senza bere alcolici e, soprattutto, senza sporcare. Chi sgarra, in Piazza Vittoria come in tutte le altre zone sotto mira, rischia 50 euro di multa. E se insiste anche una denuncia.



Tanta fermezza è ben spiegata nel testo dell'ordinanza: «Il fenomeno dell'abuso di sostanze alcoliche assume proporzioni rilevanti in determinate zone della città dove, in particolare nella stagione primaverile-estiva, si concentrano persone anche minorenni, nonché persone senza fissa dimora che a causa del consumo-abuso di alcol ingenerano episodi a volte aggressivi e violenti».

Manildo è soddisfatto anche perché nessuno potrà accusarlo di non avere il coraggio di prendere decisioni forti in tema di sicurezza: Gentilini con la sua fama da Sceriffo, e con lui l'ex sindaco Gian Paolo Gobbo, un divieto del genere non hanno mai avuto il coraggio di firmarlo.


«Abbiamo scelto lo strumento dell'ordinanza urgente - precisa Manildo - perchè vogliamo mettere la parola fine alla piaga dell'abbandono dei rifiuti nei giardinetti e porre un freno all'eccessivo consumo di alcolici soprattutto tra i più giovani. Intanto rimarrà in vigore fino al 30 settembre, poi valuteremo". Infine ci pensa il vicesindaco Roberto Grigoletto a mettere un po' di pepe: «Che nessuno ci accusi di voler fare cassa con le multe. Se avessimo voluto farlo, oltre a questa ordinanza, avremmo ripristinato l'Ombralonga (contestatissima marcia tra le osterie dell'era Genitilini annullata da anni, ndr). In quel caso di soldi ne avremmo guadagnati parecchi». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino