TREVISO - (mf) «Le auguro di morire nel peggiore dei modi». Questa la frase choc rivolta a Giancarlo Gentilini, ex sindaco sceriffo di Treviso. A mettere nero su bianco il...
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Alla base del macabro augurio ci sarebbe la posizione al solito nettissima di Gentilini sui diritti dei gay: facciano pure quello che vogliono, è la sostanza, ma a casa loro. Maurizio non l'ha presa affatto bene e ci è andato giù pesante. E dopo l'uscita del ragazzo di Milano sul social network è scoppiato il finimondo. «Hai augurato a mio padre di morire nel peggiore dei modi - gli ha scritto il figlio di Gentilini attraverso un messaggio sempre via Facebook inizialmente privato ma poi condiviso con tutti - Allora io ti auguro di rimanere invalido e cerebroleso per tutta la vita ammesso che tu non lo sia già».
«Provate ad andare a vedere il profilo Facebook di questo - aggiunge Giovanni - capirete tante cose. Vergognati pezzo di cretino. Augurare la morte è la peggior cosa». «Tranquillo Sceriffo - rassicura Daniele - questo tipo di augurio allunga la vita». Molti invitano l'ex sindaco a non prestare orecchio ad auguri del genere. Altri, invece, gli suggeriscono di querelare senza indugi. Nel frattempo montano le polemiche. «Purtroppo leggendo questo possiamo solo capire che i gay sono persone con seri problemi psicologici - si legge in uno dei cento commenti comparsi in calce alla frase incriminata - in quanto sono i primi a rendersi conto che quello che fanno non ha niente di normale. Genty sempre il numero uno». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino