Caos auto: mega serpentone dalle 7 di mattina sulla Treviso Mare fino a Jesolo

Caos auto: mega serpentone dalle 7 di mattina sulla Treviso Mare fino a Jesolo
TREVISO - Alle sette di mattina, la Treviso Mare, era già una distesa di lamiere. Un lunghissimo serpentone di auto pressoché immobili che partiva da Treviso e...

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TREVISO - Alle sette di mattina, la Treviso Mare, era già una distesa di lamiere. Un lunghissimo serpentone di auto pressoché immobili che partiva da Treviso e arrivava fino a San Donà e poi a Jesolo. Chi ha pensato alla partenza intelligente per raggiungere le spiagge in vista del primo ponte dell'estate, ha dovuto fare i conti con la triste realtà: a centinaia, anzi migliaia, hanno avuto la stessa idea. I tempi di percorrenza si sono subito dilatati: per arrivare a Jesolo, ha scritto nei social qualche automobilista disperato, ci sono volute anche cinque ore. Come per andare da Treviso a Roma o per raggiungere Vienna e il cuore dell'Europa: magari è un'esagerazione, due-tre ore di auto è stata la medie. E sindaci dei comuni attraversati dall'arteria stradale sono furibondi.


ALTERNATIVE
In tanti hanno provato a giocare la carta della disperazione uscendo dalla strada diventata un girone infernale tra traffico bloccato e caldo crescente, imboccando stradine di campagna e comunali in cerca di uno sbocco. Risultato: ben presto è andata in tilt anche la fragilissima rete di viabilità locale di Silea, Roncade, Monastier. Il tappo, come sempre, è stata la rotonda di Jesolo, satura di auto fin dalle prime ore della mattina. E da lì le conseguenze sono arrivate rapidamente fino a Treviso.


RABBIA


«Ci risiamo - sbotta Rossella Cendron, primo cittadino di Silea - ancora una volta siamo noi a dover subire per primi i disagi di questa situazione. Oggi (ieri ndr) oltre a essere intasata la Treviso Mare, era piena anche la nostra rete comunale. E in questa situazione, visto che evidentemente non c'è ancora abbastanza traffico - ironizza - hanno dato l'autorizzazione a realizzare un altro polo logistico. Sinceramente penso che sia arrivato il momento di prendere per mano la gestione dei flussi, fare uno studio approfondito sulle dinamiche del traffico e trovare dei rimedi. Una soluzione non può essere la via del Mare a pagamento senza prima risolvere il tappo della rotonda di Jesolo: si creerebbe solo un'altra strada per portare altro traffico che andrebbe, anche questo, nelle reti comunali. Servirebbe molto di più una rete di trasporto pubblico più efficace e, soprattutto, attraente per chi è diretto verso le spiagge». Esasperata anche Pieranna Zottarelli, sindaca di Roncade: «Il 2 giugno è tradizionalmente, il giorno più a rischio per il traffico in Treviso Mare. Oggi (ieri ndr) abbiamo capito fin dalle prime ore della mattina come sarebbe andata a finire. Già poco dopo le sette era tutto bloccato e poi è andato peggiorando. Le soluzioni vanno trovate». Per la Zottarelli, tra le varie ipotesi possibili, una sarebbe da attuare subito: «La Treviso Mare andrebbe allargata, aggiungendo una corsia in più. Questo eviterebbe gli intasamenti, anche se non sarebbe sufficiente. Il vero tappo è quello che si forma a Jesolo, alla rotonda d'ingresso in città. Andrebbero create lì delle opere per mitigare gli effetti del traffico. Uno studio di fattibilità del 2008 già indicava queste soluzioni: rotatorie per snellire il traffico, ampliamento delle carreggiate e soluzioni a Jesolo. La via del Mare? Inutile. A cosa servirebbe fare arrivare le auto più velocemente a Jesolo se poi lì si blocca tutto? No, serve altro». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino