Imu, bolletta da 1770 euro al bimbo di 6 anni. Il Comune: nessun errore

Il sindaco di Susegana Vincenza Scarpa e un bollettino Imu
SUSEGANA (TREVISO) - L'Imu non guarda in faccia nessuno. Dietro il codice fiscale di un contribuente può esserci un imprenditore come un bambino di sei anni oppure un...

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SUSEGANA (TREVISO) - L'Imu non guarda in faccia nessuno. Dietro il codice fiscale di un contribuente può esserci un imprenditore come un bambino di sei anni oppure un disabile. Se è proprietario di una seconda casa o di un altro immobile per cui è prevista la tassa, deve pagare. Lo stabilisce la legge, non il Comune di Susegana che tra i tanti bollettini inviati per il pagamento dell'odiosa imposta municipale unica, ne ha recapitato uno a un bambino di sei anni orfano di padre.




«Non c'è stato errore - spiega il sindaco Vincenza Scarpa - se il minore ha ereditato l'immobile che è una seconda casa, deve pagare». Quella cartella da 1.754 euro arrivata al piccolo ignaro di tutto, non è pazza. «È una cosa normale» dice il primo cittadino. Almeno per tutti coloro che hanno la fortuna di essere proprietari di una seconda casa.



«Minori o disabili sono affidati ad un tutore legale - chiarisce il sindaco - a questa figura spetta il compito di tutelarne gli interessi». E dunque di pagare l'imposta, se è dovuta. «Anche se il bambino erede avesse soltanto due mesi - afferma il primo cittadino - sarebbe tenuto a pagare».



Il bollettino è arrivato a casa dei nonni dove il piccolo, residente in un altro comune della provincia di Treviso, ha vissuto fino a qualche mese fa.



L'Imu in questione riguarda un edificio sito in Susegana che era di proprietà del padre imprenditore deceduto non molto tempo fa. Un bollettino che ha fatto inviperire la madre del bambino che quando ha aperto la busta non sapeva se ridere o piangere.



Nel dubbio, si è rivolta ad un legale. L'avvocato della donna ha fatto sapere che il bimbo è sì destinatario dell'eredità del padre defunto, ma che per diventare erede effettivo occorre l'accettazione. Che pare invece non ci sia stata.



«Però non l'ha comunicato agli uffici comunali - precisa il sindaco - quindi non c'è alcun errore da parte del Comune». Anzi, a Susegana di casi simili, ossia di cartelle esattoriali intestate a minori o disabili affidati ad un tutore che ne fa le veci davanti alla legge, ce ne sono almeno altri sei.



«E tutti pagano regolarmente» dice il sindaco Scarpa. La tassa va dunque versata entro domani, lunedì 16 dicembre, se poi ci saranno delle obiezioni da presentare, lo si potrà fare a pagamento avvenuto. «In ogni caso, se il tutore di questo bambino aveva delle contestazioni da fare - chiosa il sindaco Scarpa - poteva recarsi nei nostri uffici e gli sarebbero stati dati tutti i chiarimenti necessari». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino