Insulti a Rosato sul web, Tonella si scusa ma Renzi chiede al Pd di cacciarlo

Giovanni Tonella, segretario del PD di Treviso
TREVISO Matteo Renzi, leader di Italia Viva, chiede al Partito democratico di espellere Giovanni Tonella, presidente dell’assemblea regionale del Veneto, oltre che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

TREVISO Matteo Renzi, leader di Italia Viva, chiede al Partito democratico di espellere Giovanni Tonella, presidente dell’assemblea regionale del Veneto, oltre che segretario del Pd di Treviso. E’ stato questo il culmine della bufera scoppiata ieri dopo un commento postato da Tonella su Facebook con annesso insulto a Ettore Rosato, coordinatore nazionale di Italia Viva. “Rosato m...a”, ha scritto il presidente dell’assemblea del Pd. L’offesa era contenuta in una risposta a un post di Leone Cesare Cimetta, altro esponente del Partito democratico del trevigiano, che criticava le posizioni di Rosato in merito alla discussa tassa di successione proposta da Enrico Letta per ricavare una dote da assegnare ai giovani.

Lo scambio tra i due rappresentanti del Pd si è trasformato nel giro di poche ore in un caso nazionale via social. “Solidarietà a Rosato – ha scritto Mario Polese, esponente di Iv e vicepresidente del consiglio regionale della Basilicata – il Pd espella immediatamente il presidente dell’associazione regionale del Veneto. O è complice”. Una frase accompagnata dall’hashtag “hate speech”, a richiamare il problema dei discorsi d’odio. A metà pomeriggio Renzi ha rilanciato su Twitter proprio questa presa di posizione.

“Ecco come si esprime il presidente dell’assemblea regionale del Pd – si legge in un post firmato da Italia Viva – siamo certi che questo stile non rappresenti i democratici veneti”. “Il vocabolario italiano offre molte possibilità – rincara la dose Sara Moretto, deputata di Iv – ma Tonella, che pure si considera grande intellettuale e fine filosofo, ha scelto una vergognosa offesa per descrivere, a suo modo, il coordinatore nazionale di Italia Viva. Penso che il contrasto all’hate speech dovrebbe essere una battaglia universale, ancor più sentita da chi riveste ruoli politici e istituzionali e dovrebbe dare il buon esempio”. “Spiace leggere questi commenti di rappresentanti politici che dovrebbero basare la loro azione politica su proposte ed idee anziché su insulti”, aggiunge Daniela Sbrollini, senatrice di Iv. E ovviamente non sono mancate le reazioni a livello locale.

“Niente da fare – dice Alessandra Nava, coordinatrice del gruppo di Italia viva del trevigiano – ormai a tutti i livelli si sono sdoganate espressioni ed epiteti che con la politica non hanno nulla a che fare, ma che dimostrano semplicemente quello che si è veramente e non quello che si vuol apparire. Tristezza”. Verso sera sono arrivate le scuse dello stesso Tonella. Ma non incondizionate. “Non ho alcuna difficoltà a riconoscere l’errore. Non intendevo offendere Rosato ma contestare il suo ragionamento, secondo il quale le proposte che arrivano dal Pd sarebbero divisive, mentre Italia Viva non si è mai fatta problemi del genere – tira le fila – ma è certamente sbagliato trascendere. Il commento va contestualizzato ma comunque è sbagliato, perché può far intendere un attacco alla persona, mentre era un commento severo, molto, alle critiche di Rosato. L’ho fatto cancellare”. Infine, un’ultima puntura ad alcuni commenti più che critici apparsi sotto ai post di Iv: “Grazie delle belle parole – conclude Tonella – che contraddicono quello che di vero Italia Viva ha affermato”. Mauro Favaro

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino