Treviso Basket in crisi all'esame Verona, l'ex Bortolani: «Faccio il tifo per voi»

Giordano Bortolani, la guardia della Tezenis Verona domenica sfida gli ex compagni della Tvb
TREVISO - Sono appaiate a fondo classifica, con due vittorie in nove gare, insieme a Reggio Emilia. L’una non vince da tre turni, l’altra è reduce da due ko....

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TREVISO - Sono appaiate a fondo classifica, con due vittorie in nove gare, insieme a Reggio Emilia. L’una non vince da tre turni, l’altra è reduce da due ko. Bastano questi pochi dati per capire come il derby Treviso - Verona di domani abbia una rilevanza notevole per entrambe. La Nutribullet si troverà di fronte, tra le fila scaligere, due ex della stagione passata: Davide Casarin, brevemente nella Marca nella prima parte di campionato, e soprattutto Giordano Bortolani. «Resto legato a Tvb e spero si salvi, insieme a Verona, ma domenica dobbiamo vincere», avverte la talentuosa guardia 22enne. In biancazzurro ha viaggiato a 12 punti, 2,5 rimbalzi e 1,2 assist di media tra Serie A e Supercoppa e, rispettivamente, 14,7, 2,7 e 1 in Champions League, di cui è stato votato miglior giovane della stagione. Ha iniziato l’annata in Spagna, a Manresa, ma le difficoltà della squadra (tuttora ultima in Liga Acb con un record 2-8) hanno portato la dirigenza a rivoluzionare il roster e convinto l’esterno, controllato da Milano, a rimpatriare, firmando a fine novembre in riva all’Adige. Per lui finora 16 punti e 5 rimbalzi totali nelle due gare con la Tezenis. 


Sarà una sfida con un peso specifico ancora maggiore del solito? 
«Senza dubbio sarà una partita tosta: entrambe le squadre hanno bisogno di vincere proprio per la situazione in classifica». 


Che Tezenis devono aspettarsi i tifosi? 
«Questa settimana ci siamo allenati bene. Arriviamo da due sconfitte, ma contro due avversarie tra le più in forma (Varese e Tortona, ndr), mentre questa partita, almeno sulla carta, è più alla nostra portata e dobbiamo cercare di far risultato. Abbiamo diversi buoni realizzatori, nelle ultime partite, invece, non abbiamo difeso bene, subendo troppo: dovremo essere più attenti». 


Primo ritorno al Palaverde, dopo la scorsa stagione: ci sarà un’emozione particolare? 
«Sarà senza dubbio un po’ strano. Anche se sono restato solo un anno a Treviso, finora è stata la stagione che mi ha dato di più da quando gioco tra i senior. So che i tifosi trevigiani mi vogliono bene e sono rimasto in buoni rapporti con la società e lo staff, quindi è un piacere tornare».

 
Come sta andando l’ambientamento a Verona? 
«È la prima volta che cambio squadra a stagione in corso, ma qui sono stato accolto con grande disponibilità e ho trovato un ottimo ambiente, che non ti mette pressioni inutili, anche se, come è ovvio e giusto, i risultati devono arrivare. Per completare l’inserimento nei meccanismi della squadra servirà ancora un po’ di tempo, ma sta già migliorando di partita in partita». 


L’esperienza a Manresa (7 gare, a 10,1 punti di media con un record di 16 contro il Barcellona) non è andata secondo i piani. 
«In realtà era partita abbastanza bene, ma purtroppo la squadra, a causa di una serie di problemi, non è mai davvero riuscita ad ingranare. Mi è dispiaciuto lasciare, perché era un’esperienza nuova, però le ultime settimane non sono state facili e ho dovuto valutare il meglio per la mia carriera». 


C’è mai stata la possibilità di un ritorno a Treviso? 
«So che c’è stato qualche contatto, ma mai nulla di concreto. Verona è il club che si è fatto avanti per primo e che quello che mi ha voluto con più forza e costanza». 


Lotta salvezza, come vede Verona e Tvb? 


«Spero riusciremo a salvarci noi, naturalmente, e anche Treviso, di cui rimango tifoso. Ma siamo solo alla decima giornata: troppo presto per qualunque previsione».  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino