Trento. Orsa F36 trovata morta, insorgono le associazioni animaliste: «Gravità inaudita, presentiamo denuncia alla Procura»

TRENTO - Ieri sera, mercoledi 27 settembre, è stata rinvenuta in val Bondone, nel Comune di Sella Giudicarie, la carcassa dell' orsa F36....

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TRENTO - Ieri sera, mercoledi 27 settembre, è stata rinvenuta in val Bondone, nel Comune di Sella Giudicarie, la carcassa dell' orsa F36. L'accertamento del personale del corpo forestale trentino - si apprende - é scattato in seguito all'attivazione del sensore di mortalità di cui é dotato il radiocollare dell' orsa. L'esemplare era stata identificata dalle analisi genetiche come la responsabile dell'aggressione avvenuta lo scorso 30 luglio in località Mandrel ai danni di due giovani e del falso attacco a una coppia di escursionisti registrato, il successivo 6 agosto, in località Dos del Gal.

A inizio settembre, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, aveva firmato l'ordinanza di prelievo tramite abbattimento, poi sospesa dal Tar di Trento per il ricorso delle associazione animaliste. Il recupero della carcassa, consegnata all'Istituto Zooprofilattico per gli accertamenti, si é svolto nella mattinata di oggi a causa della difficoltà nel raggiungere il punto di ritrovo. Da un primo esame esterno della carcassa non è stato possibile avanzare ipotesi sulla causa della morte.

Il ritrovamento della carcassa dell'orsa ha scatenato le reazioni di tutte le associazioni animaliste. «Un fatto di una gravità inaudita che ripugna e colpisce le coscienze di tutti gli italiani e che, se dovesse essere confermata l'ipotesi del bracconaggio, ha una sola responsabile: la politica faunicida di Maurizio Fugatti» dichiara in una nota la presidente nazionale Enpa, Carla Rocchi.

Ancora più pesante la reazione dell'on. Michela Vittoria Brambilla, presidente della Lega italiana per la Difesa degli animali e dell'ambiente: «È la seconda volta, dopo M62, che viene ritrovata la carcassa di un orso nel mirino della Provincia di Trento. Ieri è toccato all' orsa F36. E non sappiamo che fine abbia fatto il suo cucciolo. Occorre fare immediatamente chiarezza: perciò presentiamo denuncia alla Procura di Trento - annuncia - Nel clima di odio e paura alimentato dall'amministrazione provinciale - spiega l'on. Brambilla - il rischio di atti di bracconaggio è elevatissimo. Non smetteremo mai di combattere contro questa folle gestione del rapporto tra uomini ed orsi, finché la prospettiva non sarà quella di una serena convivenza, anche in Trentino».

«La morte non può essere ritenuta casuale alla luce della sospensione del provvedimento di abbattimento decisa dal Tar di Trento e del rigetto da parte del Consiglio di Stato del ricorso proposto dalla Pat avverso il detto decreto cautelare - afferma invece Leal - Abbiamo già dato mandato ai legali per fare chiarezza sulle cause del decesso dell' orsa e sulla sorte dei suoi piccoli dei quali al momento non si conosce la sorte. Stiamo presentando istanza di accesso agli atti relativi al ritrovamento di F36 - fanno sapere gli animalisti - nonché di presentare richiesta di partecipazione alle operazione autoptiche che saranno eseguite su F36 a mezzo di un veterinario fiduciario», commenta il presidente Gianmarco Prampolini.

La stessa rtichiesta sarà formulata dall’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa): chiederà di essere presente all’autopsia dell’orsa con un proprio perito e di accedere agli atti riservandosi ulteriori azioni, anche penali, sulla base della documentazione che sarà fornita. L’Oipa chiede infine che sia messo in atto un accurato e costante monitoraggio del cucciolo rimasto orfano.

«In memoria di Fiona, ci impegniamo a continuare la lotta per la protezione della fauna selvatica e a promuovere una coesistenza pacifica tra l'uomo e la natura attraverso la manifestazione che si terrà il 12 ottobre a Trento, organizzata insieme a Centopercentoanimalisti e al Partito Animalista Europeo» comunica invece Walter Caporale, presidente degli Animalisti Italiani Onlus. Il presidio sarà organizzato fuori dalla sede della Provincia autonoma di Trento in piazza Dante.

 

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Il Gazzettino