Trento. Il ghiaccio del laghetto si spezza sotto i suoi piedi: cade nelle acque gelate in un punto profondo due metri. Ma le urla disperate attirano l'attenzione di un passante

Trento. Il ghiaccio del laghetto si spezza sotto i suoi piedi - Foto di Matthias Groeneveld da Pixabay
TRENTO - Momenti di paura sulle montagne di Peio, Trento, dove sabato scorso, 16 marzo, ad oltre 2300 metri sul livello del mare, una ragazza di 26 anni, che stava trascorrendo...

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TRENTO - Momenti di paura sulle montagne di Peio, Trento, dove sabato scorso, 16 marzo, ad oltre 2300 metri sul livello del mare, una ragazza di 26 anni, che stava trascorrendo una giornata sulla neve insieme ad un’amica, mentre si trovava sulla sponda del laghetto di Doss dei Cembri, a causa della rottura del ghiaccio sotto i piedi, è caduta nelle acque gelide in un punto del lago profondo quasi due metri.

Fortunatamente, si è trovato a passare nelle vicinanze, libero dal servizio, un soccorritore dipendente delle funivie del comprensorio sciistico di Pejo il quale, attirato dalle urla di aiuto, immediatamente ha lanciato l’allarme alla società che gestisce gli impianti di risalita e, subito dopo, è intervenuto procurandosi una pala con cui, avvicinatosi con prudenza al punto più prossimo alla donna ed allungandogliela dalla parte del manico, è riuscito a darle un appiglio per tenersi a galla. Tempestivamente, è intervenuta anche una pattuglia di Carabinieri sciatori della locale Stazione di Cogolo che, allertati dal sistema di soccorso del comprensorio, trovandosi in zona, sono giunti sul posto e hanno aiutato il soccorritore, facendo attenzione a non rompere lo strato di ghiaccio a causa del proprio peso, a tirare fuori dall’acqua la ragazza aggrappata alla pala.

Bagnata e con un inizio di assideramento, la donna è stata subito riscaldata facendole indossare una giacca da sciatore di uno dei Carabinieri, nonché portata nel vicino rifugio dove ha potuto asciugarsi e bere una bevanda calda, ringraziando di cuore il soccorritore e i militari intervenuti per salvarla.

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Il Gazzettino