PADOVA - Sono due le nuove strutture di accoglienza che la cooperativa "Percorso Vita" di don Luca Favarin aprirà nei prossimi giorni in altrettanti...
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Gli hub servono, dice ancora don Luca, ma solo come prima accoglienza per poi sistemare i richiedenti asilo in altre realtà. «Una provincia come Padova ha bisogno di due hub, ma il grosso errore è stato quello di smantellare la Prandina. Bagnoli e Giarre ad Abano Terme sono "figli" di questa chiusura insensata - aggiunge - Trasferire i richiedenti asilo nell’ex base missilistica della Bassa è stato un errore: il paese è piccolo e non ha nemmeno le strutture adatte. È devastante per tutti sistemare gli hub in luoghi isolati. L'accoglienza va fatta in un contesto cittadino in grado di offrire i servizi, ad esempio sanitari o di tutela dei minori, che solo il capoluogo può dare, non certo piccoli centri. Abano è già abbastanza vicino alla città, ma l'ex base di Bagnoli è decisamente troppo isolata». La presenza dei richiedenti asilo nella provincia di Padova è intanto salita a circa 2200 immigrati.
Il Gazzettino