San Biagio di Callalta. Incidente sui binari, treno passeggeri investe tre pecore. Traffico bloccato per ore sulla linea Oderzo-Portogruaro

Un gregge di pecore pascola nei campi
SAN BIAGIO DI CALLALTA (TREVISO) - Treno passeggeri investe e uccide tre pecore: ritardi e disagi sulla linea Oderzo-Portugruaro. Il singolare incidente è avvenuto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

SAN BIAGIO DI CALLALTA (TREVISO) - Treno passeggeri investe e uccide tre pecore: ritardi e disagi sulla linea Oderzo-Portugruaro. Il singolare incidente è avvenuto oggi, 9 aprile, verso le 19, a Fagarè della Battaglia, frazione di San Biagio di Callalta. Il gruppetto di ovini stava transitando sui binari all'altezza del chilometro 18 quando è sopraggiunto il convoglio. L'impatto è stato inevitabile. Dopo l'urto, il treno si è fermato in attesa che le carcasse venissero rimosse. L'intera linea è rimasta bloccata fino al termine delle operazioni di recupero. 

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e la polizia ferroviaria. I pompieri hanno provveduto a rimuovere gli animali uccisi e a mettere in sicurezza le rotaie così da permettere la ripresa della circolazione. Gli agenti della polfer, invece, hanno avviato gli accertamenti per rintracciare il proprietario delle pecore e appurare la causa dell'incidente. I sei esemplari potrebbero essere sfuggiti al controllo di un pastore mentre pascolava il resto del gregge nelle vicinanze. Di certo c'è che si sono trovate sui binari nel momento sbagliato. 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino