Lo storico trenino azzurro delle Dolomiti torna a casa: diventerà un museo

TRENTO Il sindaco Ghedina con Alverà, Coletti e Gaffarini
CORTINA D'AMPEZZO - Il trenino azzurro della Ferrovia delle Dolomiti tornerà a Cortina. Un convoglio, composto da tre elementi, sarà posizionato a Zuel,...

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CORTINA D'AMPEZZO - Il trenino azzurro della Ferrovia delle Dolomiti tornerà a Cortina. Un convoglio, composto da tre elementi, sarà posizionato a Zuel, accanto alla vecchia stazioncina, di fronte al trampolino Italia, dove quel treno si fermava, nel gennaio 1956, per scaricare gli spettatori che assistevano alle gare di salto con gli sci dei VII Giochi olimpici invernali. Ieri una delegazione del Comune è stata a Trento, per visionare il treno, di proprietà di Trentino Trasporti, società dell'amministrazione provinciale.

Il sindaco Gianpietro Ghedina era accompagnato dal suo vice Luigi Alverà e dagli assessori Paola Coletti e Benedetto Gaffarini, che hanno seguito negli ultimi anni la questione: «Abbiamo incontrato Diego Salvatore, presidente della società trentina, e il direttore tecnico Ettore Salgemma spiega Ghedina per verificare assieme la possibilità di far tornare quel treno a Cortina, dove fu in esercizio sino al 1964, per poi essere utilizzato sulla linea TrentoMalè. Ora è esposto nella sede della società, con altri mezzi storici. L'accordo c'è: ora si tratta di formalizzarlo».

Il sindaco elenca i costi che l'amministrazione dovrà sostenere per questa operazione: «Trentino Trasporti ci ha chiesto di rientrare delle spese sostenute per restaurare il treno, circa 70mila euro. Ce ne vorranno cinquemila per portarlo a Cortina. Quindi si tratta di allestire una sede adeguata, si pensava anche di posarlo sui binari dell'epoca: per questo abbiamo dato incarico all'architetto Michele Merlo e si stima un costo di 50mila euro».

Il trenino non sarà in esposizione statica, ma sarà realmente valorizzato: «Dei tre vagoni, uno potrebbe rimanere com'è, per far capire come si viaggiava sessant'anni fa conferma Ghedina gli altri due potrebbero diventare una sorta di museo multimediale, con tante immagini, anche con gli spezzoni dei film più famosi, in cui si vede quel treno che raggiunge Cortina». Per ora non c'è intenzione di collocarlo nel posto che taluni ritengono più idoneo, nel piazzale della vecchia stazione ferroviaria: «Lì ci sono progetti importanti, che si concretizzeranno a breve: non è pensabile mettere il treno dove ci sarà un grande cantiere edile, che durerà alcuni anni». La decisione dell'amministrazione è stata sollecitata da più parti: «Il recupero è stato caldeggiato da alcuni appassionati dice il sindaco primo fra tutti Evaldo Gaspari, memoria storica della Ferrovia delle Dolomiti, alla quale ha dedicato una vita di studi e ricerche. Un paio di anni fa è intervenuta Rossana Calabria Fanucci, con la sua associazione di appassionati. Noi abbiamo valutato e poi sposato l'iniziativa, che abbiamo concretizzato». 

 

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Il Gazzettino