TRIESTE - Oltre 1200 (per la precisione 1.249) persone identificate dalla Polizia di Stato nelle stazioni e sui treni del Friuli Venezia Giulia, 313 treni scortati, 423...
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Molteplici le scorte effettuate dagli operatori sulle tratte regionali, nonché le scorte sui treni a lunga percorrenza, per garantire ai viaggiatori l’“esserci sempre” della Polizia di Stato. Ogni strumento tecnologico è stato messo in campo: dagli smartphone di ultima generazione, che consentono la rapida identificazione attraverso la lettura ottica dei documenti esibiti, ai metal detector portatili, ai sistemi di sorveglianza passiva, gestiti dal nuovo Centro Operativo Compartimentale, inaugurato l’anno scorso, che è la cabina di regia di tutta l’attività della Polizia Ferroviaria del Friuli Venezia Giulia. La vocazione turistica del capoluogo regionale ha determinato un notevole aumento del flusso di viaggiatori in transito, che si è sommato a quello dei pendolari, a loro volta numerosi, nonostante il periodo festivo. Ben 281 delle persone identificate dalla Polizia Ferroviaria della città giuliana sono, infatti, state sottoposte a controllo nella sola Stazione Centrale e sui convogli in arrivo e partenza da Trieste, dove è attiva, da tempo, una efficiente sorveglianza remota attraverso numerose telecamere. Otto sono state le denunce a piede libero per diverse tipologie di reati. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino