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JESOLO - La relazione era durata pochi mesi, eppure per lui quel rapporto era diventato una vera e propria ossessione, al punto da arrivare a tempestare la sua ex con centinaia, migliaia di telefonate. Oltre tremila solo a lei, poi svariate ai familiari e nell'hotel gestito dalla famiglia; aveva anche iniziato a fare dispetti con finte prenotazioni o false recensioni negative. Denunciato, l'uomo è stato arrestato ed ora condannato dal Tribunale di Venezia ad un anno e quattro mesi, senza condizionale. Con un incubo che, per la donna e la sua famiglia, sembra arrivato al capolinea. Il codice rosso, la nuova norma che aiuta ad accelerare le procedure nel caso di violenze, ha fatto la sua parte, facendo risolvere il tutto in tempi più rapidi rispetto al passato. Ora la donna e la sua famiglia, attraverso l'avvocato sandonatese Andrea Angeletti, si sono costituiti parte civile, chiedendo il risarcimento per i danni subiti. Albergatore lui (gestisce due B&B a Venezia), albergatrice lei, con hotel a Jesolo, coetanei, i due si erano conosciuti nel 2020.
Una frequentazione breve, nell'autunno 2020.
LE FALSE RECENSIONI
E, come se non bastasse, ha iniziato a mettere in rete, sui principali siti (vedi Tripadvisor) false recensioni negative dell'hotel (dove, peraltro, non era mai stato), inducendo così in errore di valutazione potenziali clienti; inoltre, con uno pseudonimo, ha bersagliato l'albergo di false prenotazioni, tramite booking e altri siti, che poi non onorava, lasciando in questo modo la struttura ricettiva con camere vuote. Una vicenda incredibilmente drammatica da parte di una persona che aveva già un precedente simile con l'ex compagna. La scorsa estate, dopo le denunce fatte, attraverso l'avvocato Angeletti, dalla donna, dall'hotel e dai familiari, l'uomo è stato arrestato, a seguito della minuziosa e celere indagine svolta dai carabinieri jesolani, che ha permesso di ricostruire, dai tabulati telefonici, tutta l'attività del molestatore. Ora il Tribunale di Venezia lo ha condannato a un anno e quattro mesi, senza condizionale. Come detto la donna e la famiglia si sono costituiti parte civile chiedendo il risarcimento danni.
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Il Gazzettino